Ma chi può investire il proprio tempo in questo? “Devi lasciare la Svizzera entro la fine dell’anno.” Questo è in sostanza ciò che dice una lettera inviata ad alcune persone della Svizzera tedesca, tra cui a un giornalista di “20 Minuten” dal nome che suona italiano. Questa lettera imita in tutto e per tutto una presentazione e un linguaggio ufficiale con la carta intestata della Segreteria per la Migrazione (SEM).
Come nota il nostro collega di “20 Minutes”, c’è anche un codice QR e un numero di identificazione personale. Ma è tutto falso, tranne l’indirizzo. Gli autori sembrano avere dati precisi, perché queste lettere vengono inviate esclusivamente a titolari non svizzeri di un permesso di soggiorno in tutta la Svizzera.
«Si tratta di persone di diverse nazionalità, di diversi cantoni, rami professionali e regioni linguistiche», spiega Reto Kormann, portavoce della SEM, a cui sono già stati segnalati una ventina di casi. È stata sporta denuncia contro ignoti.
Il portavoce di Amnesty International, Beat Gerber, si è detto estremamente scioccato da questa operazione xenofoba contro la popolazione straniera: “È un modo estremamente perfido di spaventare la gente”. Resta da vedere l’esatta motivazione degli autori di queste lettere.
La falsificazione di documenti ufficiali può comportare fino a 4 anni di reclusione.
