– Di fronte all’overtourism l’ingresso a Venezia diventa pagante
Da questo giovedì i visitatori della Città dei Dogi che si fermano un solo giorno dovranno pagare una tassa di 5 euro in caso di alta affluenza.
Pubblicato oggi alle 18:45
La somma è modesta, ma la misura dovrebbe essere dissuasiva. Almeno questo è ciò che auspica il Comune di Venezia, che sta istituendo un sistema di accesso a pagamento al centro storico della città per arginare il turismo di massa. Mentre movimenti ostili all’overtourism si stanno moltiplicando in tutto il pianeta, la Città dei Dogi è pioniera nell’imporre questo tipo di contributo. Da questo giovedì, e solo nei periodi di punta, i visitatori giornalieri dovranno pagare 5 euro per passeggiare per le strade tra le 8:30 e le 16:00. Niente tornelli, ma controlli a campione con multa dai 50 ai 300 euro per chi resiste, avverte il Comune.
“Non è per fare soldi, è per rendere Venezia vivibile. L’obiettivo è che chi vuole venire a trascorrere qualche ora lì non scelga queste date», ha spiegato il sindaco Luigi Brugnaro in conferenza stampa all’inizio di aprile a Roma. Nei momenti di punta, la città ospita circa 100.000 turisti, senza contare le decine di migliaia di visitatori giornalieri. Insostenibile quindi per questa famosa città classificata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Quest’ultimo è quasi caduto nella categoria “in pericolo” a settembre a causa del sovraffollamento, del riscaldamento globale e delle misure “insufficienti” da parte dell’Italia per combattere il deterioramento del sito.
Misurazioni seriali
Tuttavia, non è per mancanza di tentativi. Alcune misure sono già state adottate dalle autorità per regolare il massiccio afflusso di visitatori, come ad es il divieto, per due anni, delle navi da crociera giganti per accedere al centro storico. Da giugno i gruppi turistici saranno limitati a 25 persone nel centro storico, così come nelle isole di Murano, Burano e Torcello. O la metà dei passeggeri di un pullman, indica un comunicato diffuso dal Comune all’inizio di gennaio. Non si tratta più di gruppi che causano ingorghi parcheggiando nelle strade o sui ponti. Per quanto riguarda l’uso degli altoparlanti, ora è vietato.
Allo stato attuale della sperimentazione, restano solo 29 giorni per il 2024. Il sistema, la cui attuazione è stata più volte rinviata, prende il via questo giovedì, giorno festivo in Italia per commemorare la fine della Seconda Guerra Mondiale e dell’occupazione nazista. . Verrà poi applicato «tutti i fine settimana da maggio a luglio», ha precisato il consigliere della Serenissima, che afferma di voler privilegiare la persuasione alla repressione.
Codice QR: istruzioni per l’uso
Il prezioso sesamo, che altro non è che un codice QR, va acquistato online prima della visita, sul sito dedicato disponibile in cinque lingue. Non resta che presentarlo in caso di controllo. Se dimentichi, niente panico. Poiché il numero di abbonamenti venduti non è limitato, gli operatori locali saranno presenti per aiutare i visitatori. «Siamo contrari al numerus clausus, altrimenti non siamo più una città ma un museo», ha sottolineato Luigi Brugnaro.
Se invece il visitatore prevede di dormire sul posto, nessun problema, gli verrà fornito gratuitamente un codice QR. Inoltre sono previste altre esenzioni. Per i residenti ovviamente, ma anche per le persone con disabilità e i loro accompagnatori, minori di 14 anni e studenti in particolare.
Non c’è dubbio che questa esperienza sarà seguita da vicino dalle grandi città vittime del loro successo. Se la misura dovesse dare i suoi frutti, BarcellonaRagusa, Amsterdam o anche Lisbona potrebbe essere tentata di fare lo stesso.
Yannick Van der Schueren è giornalista nella sezione internazionale dal 2008. In precedenza ha lavorato come giornalista indipendente, sulla stampa scritta e alla radio. Premio Ella Maillart 2007 per i suoi reportage in Cecenia, Afghanistan, Iraq e Bielorussia.Più informazioni
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