Gli utenti di Internet spiegano la loro scelta tra IPTV e pirateria

Gli utenti di Internet spiegano la loro scelta tra IPTV e pirateria
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Questa è un’amara constatazione per l’industria dell’intrattenimento. La pirateria di serie, film e trasmissioni sportive è lungi dall’essere scomparsa. Tende a rafforzarsi anche in Francia dove, secondo un recente rapporto pubblicato recentemente da Access (Associazione dei canali tematici), il 5,1% della popolazione utilizza regolarmente piattaforme di streaming illegali o IPTV per accedere a questi contenuti.

Ciò che spinge gli utenti di Internet all’hacking

E infatti un nuovo studio condotto da Cordcutting su un campione di 988 adulti americani ci racconta di più sui motivi che spingono gli utenti di Internet a rivolgersi a queste piattaforme illegali.

Tra gli intervistati, un terzo ha ammesso di aver piratato serie o film nell’ultimo anno, il che dà un’idea della portata di questo fenomeno. Il 76% dei giovani nati tra il 1997 e il 2010 ammette di aver utilizzato questi servizi illegali, contro solo il 28% dei baby boomer.

Nel dettaglio, il 36% ha dichiarato di cercare solo un contenuto specifico e che questo non giustificava il pagamento di un abbonamento. Allo stesso modo, il 35% ritiene che Netflix, Disney+, Amazon Prime Video e i loro rivali siano troppo costosi.

Si noti inoltre che il 31% degli intervistati ha indicato che la serie o il film che stavano cercando non era disponibile nell’offerta legale e il 17% li ha piratati per evitare la pubblicità. Quest’ultimo punto non è così aneddotico se si considera che Netflix, Disney+ e Amazon Prime Video puntano ora molto sulla pubblicità per diversificare le proprie fonti di reddito. Infine, il 17% avrebbe voluto vedere quest’opera non appena fosse uscita senza aspettare che fosse offerta legalmente.

Come fermare la pirateria?

I partecipanti a questo sondaggio sono stati interrogati anche sulle possibili soluzioni contro la pirateria. Molti di loro credono che un calo dei prezzi potrebbe convincerli a ricorrere all’offerta legale. Tuttavia, questa opzione sembra improbabile e le grandi piattaforme stanno attualmente valutando la possibilità di aumentare i prezzi per rendere redditizie le loro attività.

Secondo gli intervistati, sanzioni più severe per i truffatori potrebbero anche consentire di lottare meglio contro la pirateria. A questo proposito, l’Italia ha previsto un duro colpo nei confronti dei clienti IPTV con multe che vanno dai 150 ai 5.000 euro per tutti gli utenti di questi servizi illegali che verranno scoperti.

Infine, i titolari dei diritti sembrano aver ragione nel sottolineare i rischi legati al malware nella loro argomentazione. Quindi una buona parte delle persone che non hanno mai effettuato un hacking hanno citato queste paure nelle loro risposte.

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