Stéphane Séjourné, un profilo molto giovane per succedere a Thierry Breton a Bruxelles – .

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RITRATTO – Proposto dall'Eliseo come futuro Commissario europeo, il giovane Ministro degli Esteri dimissionario ha lasciato una buona immagine di sé al Parlamento europeo. Ma la sua mancanza generale di esperienza politica viene messa in evidenza.

Un 'apparatchik', un fedele tra i fedeli di Emmanuel Macron, dotato certamente di vere capacità negoziali ma la cui troppo scarsa esperienza potrebbe nuocere agli interessi di Parigi. A Bruxelles, lunedì mattina, e in particolare al Parlamento europeo dove ha officiato tra il 2019 e il 2023, le opinioni si sono divise sulla nomina a sorpresa di Stéphane Séjourné in sostituzione di Thierry Breton.

C'è chi, arrabbiato e piuttosto francofono, ha criticato una decisione “per trasferire gli amici” e una nuova occasione mancata di nominare una donna. Gli altri erano preoccupati di perdere con Thierry Breton un commissario 'chiacchierone', che conosceva perfettamente i fascicoli e stava spingendo con successo le pedine francesi.

Tutti concordano su un punto: la differenza evidente di statura e di stile tra il trentanovenne originario di Versailles, ex consigliere di Emmanuel Macron al Ministero dell'Economia, e il più esperto Thierry Breton, capitano d'industria non sempre abile…

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