Mentre il gas naturale potrebbe essere appesantito da una nuova tassa europea già nel 2027, giovedì abbiamo appreso che gli ultimi utilizzatori di gas naturale magro dei Paesi Bassi sono passati al gas naturale ricco nelle ultime settimane. Questo è quanto riporta FPS Economy. Oltre 1,6 milioni di famiglie e aziende, ovvero circa la metà dei consumatori di gas in Belgio, hanno effettuato questa conversione, completata con cinque anni di anticipo.
Il gas naturale magro (o gas L) ha un basso potere calorifico. Nel 2018, i Paesi Bassi hanno deciso di smettere di esportarlo entro il 2030 a causa dell’esaurimento delle riserve e di problemi di sicurezza. Pertanto, doveva essere sostituito da gas naturale ricco (gas H) con un alto potere calorifico, importato da Norvegia, Regno Unito, Qatar o Stati Uniti. Per lo stesso volume di gas utilizzato, il gas ricco genera più calore del gas magro.
Questa transizione ha richiesto l’adattamento delle infrastrutture di 1,6 milioni di utenti belgi che consumano gas naturale olandese, principalmente nelle province di Anversa, Limburgo, Brabante Fiammingo, Brabante Vallone, Liegi, Hainaut, Namur e nella regione di Bruxelles-Capitale.
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La FPS Economy ha lanciato una campagna informativa nel 2017 e ha finalizzato il progetto di conversione con cinque anni di anticipo, ha affermato giovedì. “La conversione ha richiesto ai consumatori di far regolare i loro apparecchi a gas da un tecnico autorizzato”, ha aggiunto il portavoce Etienne Mignolet. “Coloro che l’hanno pianificata bene sono riusciti a far coincidere questo intervento con l’ispezione obbligatoria del loro apparecchio a gas ogni due anni”.
Secondo il servizio pubblico federale, la conversione al gas naturale arricchito importato da vari paesi rafforzerà anche la diversificazione e la sicurezza dell’approvvigionamento energetico del Belgio.
