Partita: PSG/Strasburgo (4-2), prestazioni individuali

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Il PSG non gioca sempre perfettamente la sua partita, ma logicamente ha vinto contro lo Strasburgo sabato (4-2) nonostante tutto. Uno sguardo alle prestazioni individuali dei parigini caso per caso.

Donnarumma: Capitano al fischio d’inizio di una partita ufficiale per la prima volta, l’italiano ha trascorso un primo tempo tranquillo, tirando a segno senza reali pericoli per se stesso. Il suo secondo tempo è stato più movimentato, con un gol di Mara sul quale non ha fatto un miracolo e infine una parata significativa su un potente tiro di Moreira. A fine partita viene nuovamente picchiato senza necessariamente esserne responsabile visto il disordine generale. Difficile dargli torto per i gol subiti, ma le partite senza reti inviolate continuano ad arrivare.

Zaire-Emery: Terzino destro molto teorico, ha sfruttato appieno le consuete libertà di Hakimi per apparire quasi ovunque in campo. Dopo due settimane praticamente senza giocare, era pieno di energia e non smetteva mai di offrirsi in modo offensivo, andando avanti e indietro senza alcun problema. La sua capacità di alzare la palla ha fatto male allo Strasburgo mentre era piuttosto solido in difesa contro Nanasi. Contro Diego Moreira, invece, è stato più complicato e Zaire-Emery a volte ha avuto difficoltà a imporre la sua potenza sul terzino portoghese, dando vita ad un duello infernale.

Skriniar : Come al rientro dalla sosta precedente, è partito e ha realizzato una buona prestazione, dimostrandosi nel complesso solido e diligente. Ha faticato quando è uscito dalla sua difesa e ha dovuto correre verso la sua porta, ma queste situazioni erano rare. Al contrario, Skriniar si è trovato spesso a difendere in una posizione bassa che gli si addiceva e poi ha mostrato grande efficienza, chiudendo bene l’accesso alla porta. Anche se nella ripartenza non ha brillato, è stato comunque protagonista dell’ultimo gol parigino con una bella raffica seguita da uno spostamento netto verso Mbaye.

Là : Lo attendeva un duello colossale contro Emegha e l’ecuadoriano non si è lasciato impressionare, mettendo KO l’olandese. Appena tornato dal Sud America, Pacho è stato formidabile nei duelli ma ha anche difeso molto bene la sua zona nel complesso, soprattutto in aria e sui cross. Tuttavia, è stato su uno di questi che ha commesso il suo più grande errore della partita, venendo battuto da Mara per il primo gol. Qualche miglioramento c’è stato anche nella ripartenza perché, pur passando ancora qualche pallone difficile al terzino sinistro, ha anche tentato e riusato qualche bel passaggio lungo, tra cui quello per Barcola del 3-1.

Beraldo: Sempre schierato a sinistra, il brasiliano ha regalato una partita sulle montagne russe nella quale purtroppo sta diventando uno specialista. Dopo un brutto inizio di partita in cui ha commesso diversi errori in ripartenza, il mancino è riuscito a rientrare bene e il suo avversario Bakwa ha avuto solo le briciole, Beraldo sigla anche una splendida risposta su di lui in area aperta. E mentre il brasiliano si è distinto sul secondo gol parigino con una netta salita conclusa da un bel cross, ha mancato completamente il gol di Mara. Successivamente in difficoltà, è stato logicamente ammonito e ha poi concluso la sua partita con un errore di ripartenza ancora in gran parte evitabile. Buono, mediocre, catastrofico e tutto nella stessa partita, ecco Beraldo il terzino sinistro improvvisato.

Vitina: Sentinella a volte molto libera nel suo posizionamento, il portoghese ha firmato una partita finalmente positiva e allo stesso tempo preoccupante. Tra gli aspetti positivi, bisogna evidenziare il suo petto nel concatenare gli spostamenti, la sua volontà difensiva e anche alcune azioni individuali di alta classe con la palla. Ma al termine di una partita in cui il PSG non ha padroneggiato molto in termini di possesso palla, è difficile non collegare questa mancanza all’influenza ancora insufficiente di Vitinha, che troppo raramente regola la sua squadra.

Mayulu: Staffettista inaspettato, il centrocampista parigino è stato, in assoluto, il giocatore più pericoloso in campo con un gol, un palo e due grandi occasioni chiare. Il suo colpo di palla è stato messo in risalto, anche se lo ha tradito nella grande opportunità prima dell’intervallo, ma nel complesso è stato messo in risalto il suo senso del gol e il movimento offensivo. Le sue chiamate in superficie erano eccellenti, da qui le sue numerose occasioni, e spesso venivano premiate dai suoi partner. D’altro canto era meno visibile in campo, i suoi compagni a volte lo ignoravano un po’ nei passaggi di palla, mentre lui soffriva regolarmente fisicamente nei duelli. Ma non appena Mayulu si è avvicinato alla porta dell’avversario, nessuno è riuscito a fermarlo.

Fabiano Ruiz lo ha sostituito ed è andato in difficoltà con questo enorme pallone del 4-1 sprecato completamente, lo spagnolo ha mancato un possibile duello con il portiere per poi passarlo a Doué che avrebbe potuto risarcire. Poco ispirato offensivamente con il pallone, è stato comunque autore di alcuni recuperi utili intorno alla sua area.

Neves: Ancora sulla sinistra del calcio d’inizio, il portoghese ha avuto un po’ di difficoltà a inserirsi nel primo tempo, spesso ostacolato dalla pressione avversaria che gli impediva di respirare. Ma più è passato il tempo, più è riuscito ad avere influenza nel gioco parigino e la sua energia non è diminuita con il passare dei minuti. Non è proprio un caso che lo abbiamo trovato straripante sulla destra al 90′ nonostante avesse gestito tutta la partita cercando di annientare ogni contropiede avversario.

Dotato: Posizionato come ala destra come all’Arsenal, il giovane francese ha beneficiato di una certa libertà, invertendo in sequenza con Asensio, e il suo posizionamento sul piede forte a volte lo ha ostacolato più che aiutato. Di ritorno dall’infortunio, francamente non si è salvato ma il suo incontro è stato molto irregolare. Doué è passato da azioni brillanti con grandi differenze create sia dai passaggi che dai dribbling verso altri dove francamente ha sbagliato, come l’uno contro uno contro il portiere all’inizio della partita che alla fine non gioca nemmeno perché preso. Nel suo adattamento generale, questa partita sembra comunque un passo avanti nonostante un certo spreco.

Asensio: Posizionato in falso punto, lo spagnolo ha impiegato molto tempo per trovare il suo posto nella partita e solo dopo una buona mezz’ora è riuscito a iniziare a lasciare il segno. Dopo alcune buone fissazioni assiali, è riuscito a mettersi in condizione di usare il piede sinistro per distribuire il gioco, offrendo una magnifica palla da gol a Mayulu. Non è stato sempre così corretto dopo, ma è riuscito a segnare un gol importante da una buona posizione.

Lee lo ha sostituito nell’ultima mezz’ora e il sudcoreano ha subito lasciato parlare il suo piede sinistro, regalando ai compagni una serie di passaggi perfetti in profondità. In questo ruolo di falso punto in cui sembra trovare il suo posto, ha concluso il suo buon ingresso con un gol del n°9.

Barcola : Lo Strasburgo sapeva che sarebbe sorto un problema sul lato destro della difesa ma non immaginava quanto avrebbe fatto male l’esterno sinistro del PSG. Il suo diretto avversario Senaya ha avuto un momento difficile e la sua uscita durante l’intervallo è stata probabilmente la sua migliore azione della serata. Di fronte ad un Barcola di grandi serate, il terzino non ha potuto fare nulla e praticamente tutti i palleggi sono stati superati. L’esterno parigino ha saputo sfruttare anche la paura che ispirava per lanciare Mayulu in porta. Nella ripresa Barcola forse si è visto meno spesso ma ha fatto altrettanto male e ha firmato due minuti pazzeschi: un rigore provocato e poi respinto dopo un’incredibile azione individuale poi, senza nemmeno avere il tempo di pensare, il gol di questo bel attaccante dopo facendo ballare il difensore avversario in area.

Mbaye lo ha sostituito nel finale di gara e l’esterno, questa volta schierato sulla fascia destra, ha firmato i suoi migliori minuti da professionista. Da una parte che conosce meglio, è riuscito finalmente a fare la differenza ed è stato particolarmente coinvolto nell’ultimo gol.

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