Genève-Servette è ancora in una spirale negativa. Eliminati nettamente dai Lions di Zurigo nella semifinale della Champions Hockey League, di cui erano detentori, i ginevrini si trovano in una posizione delicata in vista della partecipazione ai play-off del campionato.
La sconfitta per 6-1 subita dai Vernets all’andata della semifinale aveva infranto le speranze di una finale dei Grenat. Almeno hanno salvato l’onore ottenendo un pareggio per 3-3 al ritorno, ma questo è tutto.
Nella Lega Nazionale, il Genève-Servette ristagna in un deludente 11° posto, molto lontano dalle ambizioni del club. La scorsa stagione, dopo il successo europeo, sono stati liberati dai play-in. Questa volta, anche la partecipazione a questi, che comprendono i club dal 7° al 10° posto, non è garantita.
Un nuovo cambiamento forse
L’esonero di Jan Cadieux, con cui la squadra era stata campione nel 2023, non ha portato i risultati sperati. I suoi ex assistenti Yorick Treille e Rikard Franzén non sono riusciti finora a rimettere in carreggiata il gruppo.
Si sentono sempre più voci di un nuovo cambio di rosa, anche se il direttore sportivo Marc Gautschi ha recentemente dichiarato di voler finire la stagione nella configurazione attuale. Ma all’estremità del Lago di Ginevra circolano i nomi di Gerard Gallant, ex allenatore della NHL che ha guidato il Canada al titolo mondiale 2021, e di Christian Dubé, licenziato la primavera scorsa dal Friburgo-Gottéron.
Pazienza e nervi
Quali sono i motivi per cui la squadra non è riuscita a rimettersi in carreggiata? “Se lo sapessimo, cambieremmo immediatamente ciò che è sbagliato”, ha detto Tanner Richard. Il nazionale svizzero, intervistato da Keystone-ATS, ha ampliato la sua analisi. “Ci manca coerenza. Non basta giocare bene in difesa per 55 minuti”.
Le ultime partite hanno evidenziato il fatto che i giocatori perdono troppo facilmente la pazienza e i nervi. I rigori che incassano fanno male alla squadra. “È un po’ il nostro tallone d’Achille in questa stagione. Gli avversari ne approfittano con freddezza. E dobbiamo ammettere che a volte vogliono più di noi”, ammette Richard.
I giocatori devono muoversi
L’ex difensore del club Goran Bezina è preoccupato per la situazione. “Il Genève-Servette attualmente manca di fuoco e carattere. È molto semplice: i giocatori devono muoversi adesso, e velocemente, perché non c’è più molto tempo”, ha detto il vallesano.
“L’aspetto positivo è che abbiamo ancora 14 partite da giocare. Raggiungere i play-in è nelle nostre mani”, sottolinea Tanner Richard. Arrivare tra i primi 6 e quindi accedere direttamente ai quarti di finale sembra però fuori portata per i ginevrini.
Giovedì il club dei Vernets giocherà alla grande a Lugano. I bianconeri, che sono al 13esimo posto, sono una diretta concorrente. Il programma quindi, con sei partite in undici giorni, si preannuncia molto ampio, soprattutto perché i ginevrini affronteranno Zugo, Davos, Zurigo e soprattutto la capolista Losanna prima della sosta delle Nazionali a inizio febbraio.
In queste condizioni, l’influenza che ha preso piede nello spogliatoio granata non aiuta. Ma non c’è più spazio per le scuse. “Per noi ogni partita adesso sarà come una partita di spareggio”, conclude Richard.