La Fouine suona l'allarme

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“Mi fa male vedere sempre più rapper cantare in lip sync”

L'iconico rapper degli anni 2000, La Fouine torna sulla scena musicale con il suo nuovo album “Radio Capitale del Crimine”. In occasione dell'uscita di questo progetto, l'artista ha parlato in un'intervista esclusiva per Liberazione, coprendo argomenti come l'uso della riproduzione e dell'autotune nel rap contemporaneo.

Riconosce il talento della nuova generazione di rapper, pur esprimendo le sue preoccupazioni su alcune pratiche che sono diventate comuni nel settore. Uno dei punti più sorprendenti dell'intervista è la critica di La Fouine il crescente utilizzo della riproduzione in concerti e spettacoli promozionali.

Egli dichiara: “Mi addolora vedere sempre più rapper cantare in lip sync nei loro concerti. Quando vanno alla radio per farsi pubblicità, non cantano più. Arriva il titolo, canticchiano qualche parola ed è finita.” La Fouine paragona questa tendenza al lavoro delle leggende del rap francese: Appartengo alla generazione NTM e IAM. Li hai mai visti sincronizzarsi con le labbra sul palco?”

La Fouine affronta anche l'uso dell'autotune, argomento controverso nel mondo del rap. Ammette di essere stato uno dei primi rapper francesi a utilizzare questa tecnologia, ma oggi esprime rammarico: “Ho solo un grande rammarico, ovvero aver utilizzato l'autotune. Non era per correggere la mia voce: canto bene, ma ho scoperto che portava un nuovo tocco elettronico.”

Evidenzia i limiti dell'autotune, soprattutto in concerto: “In studio, funziona per l'atmosfera, ma non la porti con te al concerto. In che mondo lo fai? Quando c'è un problema sul palco e la sintonizzazione automatica non funziona più, provoca disastri.”



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