Come Purple Rain di Prince ha infranto tutti i codici 40 anni fa per diventare un successo mondiale – edizione serale Ouest-France

Come Purple Rain di Prince ha infranto tutti i codici 40 anni fa per diventare un successo mondiale – edizione serale Ouest-France
Come Purple Rain di Prince ha infranto tutti i codici 40 anni fa per diventare un successo mondiale – edizione serale Ouest-France
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Corrispondenza, Brice MICLET.

Una canzone, un album, un film e un inno. Pioggia viola è il più grande successo della carriera di Minneapolis Kid, l’apice di tutti i suoi concerti, il suo colpo commerciale e musicale più memorabile, pur essendo completamente fuori dal quadro industriale del suo tempo.

È il 3 agosto 1983. Prince è già un grande artista pop, un piccolo prodigio che ha prodotto cinque album, tra cui l’eccellente Mente sporca (1980), Controversia (1981) et 1999 (1982). È in ascesa, sta plasmando questa immagine di un artista capace di suonare tutti gli strumenti, lavorando notte e giorno sulla sua musica, esaurendo allo stesso tempo i suoi collaboratori.

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Mentre si prepara a salire sul palco del club First Avenue, situato nel cuore della sua città natale, Minneapolis, non è ancora consapevole dell’impatto che questa esibizione avrà sulla sua carriera e sulla musica pop in generale. Nella sua band di accompagnamento, The Revolution, assunse un nuovo chitarrista di nome Wendy Melvoin. Per il suo primo concerto, tocca un accordo strano, l’inizio di una nuova canzone, Pioggia viola. Il punto di partenza per un album, un film, una colonna sonora e una statura che renderà Prince una delle più grandi star della musica del 20° secolo.e secolo. Sì, proprio quello.

Scommessa vincente

Questa canzone non sarebbe stata realmente conosciuta dal grande pubblico fino a un anno dopo, quando fu pubblicato l’album Pioggia viola uscirà il 25 giugno 1984, appena quarant’anni fa. Un tempismo strano, visto che questo disco è infatti pensato per accompagnare il film omonimo, in cui la cantante interpreta il ruolo principale, uscito nelle sale il 27 luglio dello stesso anno. In genere esce prima il film, poi la colonna sonora, poi i singoli. Ma Prince già non fa niente come tutti gli altri. È la sua originalità, il suo rifiuto dei formati prestabiliti e delle regole industriali che lo spingono a realizzare questo pezzo antologico della durata di 8 minuti e 41 secondi. Un’eternità per l’epoca.

Pioggia viola, la canzone, sarà un successo mondiale e duraturo. Ma anche il suo album è arricchito da altri successi come Heartbreaking Quando piangono le colombe o il magniloquente Andiamo a fare casino. Il film è una finzione romantica, accompagnata dalla biografia del suo protagonista, una scommessa vincente poiché, dopo essere costato poco più di 7 milioni di dollari per la produzione, incasserà dieci volte di più al botteghino. Sicuramente è stata la personalità di Prince e la colonna sonora originale da lui composta a garantire il successo del lungometraggio, più che la sua qualità intrinseca, che non gli permette di godere oggi dello stesso status di culto della sua musica.

Una foto del cantante americano Prince scattata nel febbraio 1985 a Parigi. (Foto: archivio AFP)

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Un concerto storico

Per giudicare l’impatto duraturo di questo album, il più grande successo commerciale della carriera di Prince con 20 milioni di copie vendute, bisogna guardare la performance del cantante durante l’halftime show del Super Bowl del 2007.

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Da molti osservatori, questo concerto di 15 minuti è considerato il più memorabile del suo genere, insieme, forse, a quelli di Michael Jackson nel 1992, Bruce Springsteen nel 2008 e Beyoncé nel 2012. Prince inizia il suo medley con il pezzo Andiamo a fare casinoe lo termina con Pioggia viola, prova dell’impronta di questa musica nella memoria collettiva, facendo cantare al pubblico la melodia ripetuta più e più volte, corale ed emblematica. Un grande momento che, ventitré anni dopo la sua uscita, dieci anni prima della morte del padre, ha trasformato questo pezzo nell’inno pop per eccellenza.

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