Qualche giorno fa Aël Pagny è andato sul set di Che epoca! per discutere il rilascio di Pagny di Ael (HarperCollins), un libro fotografico in cui la giovane fotografa immortala la carriera e i momenti intimi del padre, mescolando scatti di scena ad altri più personali, come quello della sua radioterapia. Vediamo in particolare Florent Pagny ripreso nel bel mezzo di una seduta di chemioterapia e sua figlia spiegata in questa foto: “Non è stato un riflesso per me scattare foto di mio padre in cura o nel suo momento peggiore. Siamo molto modesti in famiglia (…) Si dà il caso che fosse la sua ultima seduta di radioterapia. Si disse: ' Dai, scatta la foto, festeggiamo l'occasione.'”spiega la figlia del cantante.
Aël era presente anche il 6 novembre alla festa organizzata da sua madre, Azucena, per festeggiare il 63esimo compleanno di Florent Pagny. UN cena a sorpresacome rivelato Più vicino questo venerdì 15 novembre, al quale è stato invitato anche suo figlio Inca, e che si è svolto in a ristorante nel 17° arrondissement da Parigi, “in compagnia diuna cinquantina di invitati, tutti fedeli“. Una bella serata per chi ha condiviso recentemente un momento forte con sua figlia Aël in un luogo molto simbolico, quale “ssi vede offrire, tra le altre cose, una camicia con motivo serpente Isabel MarantNessuna star per questa serata intima nonostante le tante celebrità a cui è vicino.
Aël parla di suo padre e della sua malattia
Un bellissimo momento in famiglia per chi lotta da diversi anni contro il cancro ai polmoni. Ancora nello spettacolo Che epoca!sua figlia non esitò a ritornare su questo calvario familiare, rivelando che suo padre aveva soprannominato la malattia “l'interruttore”. “Perché ha messo in pausa non solo il suo tour, ma tutta la nostra vita”spiega la figlia di Florent Pagny, che ha rivelato la sua reazione dopo l'annuncio della diagnosi: “Ho saputo della prima diagnosi mentre tornavo in Argentina. Mi sono posto la questione se restare, ma la mamma era con lui. Mi sono detto 'ha la sua dolce metà con lui', va bene. Sarò più utile per gestire la nostra fattoria in Argentina. Vivevamo alla giornata, ma sapevamo che era in buone mani per le cure. L'avremmo vissuta come un'altra avventura, anche se non l'avessimo scelta noi.”