Esattamente un anno fa, la gara principale del Gran Premio di Valencia ospitò l'atto finale della lotta tra Jorge Martin e Pecco Bagnaia. Abbiamo dovuto attendere, infatti, gli ultimi istanti della stagione 2023 della MotoGP per scoprire il nome del nuovo campione del mondo.
Pur concedendo punti allo spagnolo nello Sprint, il pilota della Ducati ha approfittato della caduta di Martín durante l'ultimo round della stagione per conquistare il suo secondo titolo mondiale nella categoria regina.
Il compito non sarà stato facile. Solo quattordici punti lo separavano dal suo più vicino inseguitore prima che si spegnessero i semafori. Durante questa gara Bagnaia avrà avuto molti rivali. Il suo percorso verso la vittoria è stato costruito parando i numerosi attacchi dei suoi avversari. Pur approfittando di qualche caduta, per essere incoronato a pieni voti.
Questo trofeo ha premiato una stagione 2023 eccezionale. In 20 fine settimana di gara, il pilota Ducati aveva ottenuto 6 vittorie nella gara principale, oltre a 4 dei 19 Sprint (in seguito alla cancellazione dell'evento in Australia). L'italiano ha ottenuto anche 8 pole position e 14 podi prima di essere incoronato in terra nemica.
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Un anno dopo, la rivincita di Jorge Martin
I due piloti Ducati allora avevano già seppellito la concorrenza. Si erano matematicamente affermati come gli unici due contendenti al titolo del Gran Premio della Malesia, come nel 2024. In totale avevano condiviso 10 top-3 sabato contro 5 podi domenica.
Cifre già impressionanti, che tuttavia non eguagliano il campionato 2024 che i due portarono a termine pochi mesi dopo, in sella alla Desmosedici GP24. Se questo duello aveva già lasciato il segno, quello tra i due piloti di Borgo Panigale quest'anno dovrebbe restare più memorabile.
Un anno dopo, Pecco Bagnaia visse la migliore stagione della sua carriera. Sforzi insufficienti per rinnovare la sua incoronazione. Invece Jorge Martin si è preso la rivincita del 2023 prima di dire addio alla Ducati. Lo spagnolo inizierà ora la sua nuova avventura con l'Aprilia.
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