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Le pagelle del Napoli – Politano, corsa e gol. Lobotka e Anguissa tornano a dominare

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Risultato finale: Napoli-Monza 2-0

Caprile 6 – Al suo primo esordio in campionato ha poco lavoro: gli basta fare una sola parata, e per di più facilissima.

Di Lorenzo6 – Dietro non va niente, ma davanti questa volta si vede poco perché, evidentemente su indicazione di Conte, resta più bloccato del solito.

Rarahmani 6 – Pulito nella costruzione, concentrato in fase difensiva pur tornando di fatto a fare il difensore centrale del quintetto (in fase di non possesso palla).

Buongiorno 6.5 – Contiene Djuric, senza mai dargli lo spazio per far male. Esce vincente in ogni situazione: marcatura stretta, velocità nell’uno contro uno, anche sui palloni alti. Uno dei colpi più positivi dell’ultimo mercato per rendimento in ogni singola partita.

Olivera 6 – Parte forte, accompagnando spesso l’azione e tenendo bene dalla sua parte gli attacchi del Monza. Qualche imprecisione nella ripresa, ma la prestazione resta convincente. Dal 91′ Spinazzola sv

Anguissa 7 – Cosa è successo ad Anguissa della scorsa stagione? E come ha fatto Conte a ritrovarlo in versione scudetto-vintage in così poco tempo? Il trend penzolante e a tratti svogliato di qualche mese fa finalmente non si vede più.

Lobotka 7 – Se si tratta di un ritorno ai fasti per il primo, non se n’è mai andato e ha sempre dominato il centrocampo. Una prestazione lobotkiana. Dobbiamo inventare un nuovo aggettivo, altrimenti scriveremmo sempre la stessa cosa: applicato, impeccabile in entrambe le fasi, è sempre la chiave del gioco e della distruzione del gioco avversario. Dal 92′ Gilmour sv

McTominay 6 – Mentre il suo Manchester United sprofonda in Inghilterra, lui è già diventato un uomo fondamentale per Conte. Un po’ centrocampista, un po’ trequartista, è andato vicino al gol anche con un colpo di testa su palla inattiva. Mezzo punto in meno solo perché alla fine si comincia a vedere poco di noi stessi.

Politano 7.5 – Correre e fare rete. Non l’aveva ancora trovato in cinque giorni e due partite di Coppa Italia, poteva diventare un’ossessione: invece eccolo lì, il gol. Meritato, perché la sua prestazione è a dir poco generosa: quinto difensivo in fase di non possesso palla a coprire Kyriakopoulos, l’attaccante con la palla tra i piedi. Per il doppio compito, ovviamente, servono polmoni enormi. E dimostra di averli. Dal 86′ Politano sv

Lukaku 6 – Con Pablo Marì costantemente addosso fa una partita complicata. E in questo tete-a-tete finisce per crollare. Ma basta la sua presenza per spaventare la difesa del Monza. Dal 87′ Raspadori sv

Kvaratskhelia 7 – Come un diesel, il numero di giri del motore è basso per i primi minuti. Anche grazie alla marcatura soffocante di Bondo, sembra innervosirsi. Poi la svolta: realizza il 2-0 approfittando di un rimbalzo che per poco non gli regala un rigore in movimento. E di lì si accende, degassa, infiamma il Maradona: insomma, tornate a fare Kvara. Dal 75′ Mazzocchi sv

Antonio Conte 7.5 – Costruzione, pressione e reaggressione: il Napoli migliora ogni partita in tutti e tre i fondamenti tattici del calcio moderno. In fase offensiva la crescita è più evidente, ma in difesa regala le briciole al Monza con una mossa intelligente: abbassa Politano sulla linea dei difensori per avere riferimenti ed evitare scalate, in un 5-4-1 in fase difensiva .

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