Luigi Mangione, presunto assassino del boss delle assicurazioni, si dichiara non colpevole

Luigi Mangione, presunto assassino del boss delle assicurazioni, si dichiara non colpevole
Luigi Mangione, presunto assassino del boss delle assicurazioni, si dichiara non colpevole
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IOAffronta 11 accuse. Luigi Mangione, presunto assassino di un importante boss del settore assicurativo negli Stati Uniti, è comparso lunedì 23 dicembre davanti al tribunale di New York, dove si è dichiarato non colpevole delle accuse di omicidio e terrorismo mosse contro di lui dallo Stato. “Non colpevole”, ha dichiarato il giovane di 26 anni, entrando nell'aula del tribunale penale con le mani e le caviglie ammanettate e trattenute da una catena di metallo intorno alla vita. Dietro di lui c'era un muro di polizia durante questa breve udienza durata venti minuti, riferisce l'Agence -Presse.

Questa udienza è stata l'occasione per Luigi Mangione, soprannominato il “killer sorridente”, per rispondere formalmente alle accuse mosse dalla procura distrettuale di Manhattan. Il giovane deve affrontare 11 capi d'imputazione a New York, tra cui uno di omicidio di primo grado e due di omicidio di secondo grado, oltre ad altre accuse relative ad armi e contraffazione, secondo l'accusa citata dalla CNN.

Questo ex studente di ingegneria è accusato di aver sparato a sangue freddo a Brian Thompson, amministratore delegato della più grande compagnia di assicurazione sanitaria privata del paese, UnitedHealthcare, nelle strade di Manhattan il 4 dicembre. Alla fine è stato arrestato cinque giorni dopo, in possesso di un manifesto in cui rivelava la sua rabbia contro il settore dell'assicurazione sanitaria.

Un secondo procedimento penale


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Risposta

Se questo omicidio, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo, ha scioccato, molte reazioni hanno mostrato una certa ambivalenza riguardo alla morte di Brian Thompson, prova della rabbia nei confronti delle compagnie di assicurazione sanitaria private, accusate di arricchirsi sulle spalle degli americani. In Francia, Nathalie Arthaud ha addirittura reso omaggio a questo “individuo vigilante”. Sui social la frase “Libero Luigi” è diventata virale. Questo lunedì una decina di persone hanno manifestato ai piedi del tribunale penale gridando “Salute, adesso”.

Davanti ai tribunali federali di New York, Luigi Mangione rischia l'ergastolo. Una nuova udienza è prevista per il 21 febbraio, precisa la CNN. L'accusato è già comparso giovedì scorso per l'omicidio di Brian Thompson, ma nell'ambito di un procedimento separato aperto dai tribunali federali, davanti al quale rischia la pena di morte se ritenuto colpevole.

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