L'annuncio del nuovo governo è stato rinviato domenica sera. Ora è previsto per lunedì, ma senza certezze.
L'Eliseo e Matignon ha voluto evitare questa data perché corrisponde al giorno di lutto nazionale per Mayotte, decretato da Emmanuel Macron. Se l'annuncio verrà ulteriormente ritardato, il governo non sarà noto fino a martedì 24 dicembre, vigilia di Natale e inizio delle vacanze di fine anno.
François Bayrou spera di comporre un governo dei pesi massimi, capace di evitare la censura, con personalità di destra, di centro e di sinistra. Il suo entourage ha annunciato domenica che stava “apportando gli ultimi aggiustamenti al suo governo”.
I nuovi ministri avrà inizialmente il compito di preparare urgentemente un bilancio per il 2025, sotto la pressione delle opposizioni e dei mercati finanziari.
I nomi di Elisabeth Borne o di Gérald Darmanin, così come quello di Xavier Bertrand, presidente dell'Hauts-de-France e figura di Les Républicains (LR). Il ministro dell'Interno uscente Bruno Retailleau è sulla buona strada per restare. La base di governo centrista sarebbe in definitiva molto vicina a quella del LR Michel Barnier, rovesciato il 4 dicembre da una mozione di censura dell'Assemblea nazionale, dopo tre mesi di mandato.
Sinistra, L'ex ministro socialista François Rebsamen, 73 anni, ha annunciato di essere “pronto” a entrare nel governo, vantandosi del suo “rapporto di fiducia” di lunga data con François Bayrou. Ma quasi nulla filtra altre personalità di sinistra che potrebbero essere tentate di unirsi a François Bayrou. Il Partito socialista ha rifiutato formalmente di partecipare al governo e il suo leader Olivier Faure ha lasciato Matignon deluso giovedì scorso.