Se ha guadagnato slancio nel corso dei minuti, portato avanti da un sempre impressionante Abdukodir Khusanov, l'RC Lens è caduto senza merito contro il PSG (1-1, 3-4 tab), questa domenica sera. Dal 4 al 7, scopri i nostri punteggi dopo questa 32esima finale della Coupe de France.
Le soddisfazioni
Difficilmente pensavamo che fosse capace di fare meglio del suo esplosivo inizio di stagione, ma questo era per dimenticarloAbdukodir Khusanov (7) non aveva ancora segnato con la maglia dell'RC Lens. Se il gol è stato assegnato a un M'Bala Nzola (vedi sopra) che ha solo deviato il suo tiro potente e dovrà aspettare ancora un po', sarà ricordato come colui che ha dato il vantaggio al Sang et Or e ha fatto Bollaert sogno (1-1, 66′). Per il resto, il difensore centrale destro emanava la stessa serenità e la stessa autorità, al punto da aprire il porticato in un duello impressionante con Gonçalo Ramos. L'uzbeko si è distinto soprattutto in copertura (6′, 37′) ed è stato impeccabile. A differenza dei suoi amici Kevin Danso (5), spesso imperiale ma colpevole sul gol parigino, e Facundo Medina (4), troppo spesso trovato carente da Lee o Dembélé.
Allineati ancora una volta un gradino più in alto del solito, questa volta quasi costantemente all'altezza di M'Bala Nzola (vedi sotto), Angelo Fulgini (6) è stato il giocatore offensivo del Lens più pericoloso. Se qualche volta ha peccato nelle scelte in prossimità della superficie (38′, 48′), è stato nella maggioranza dei buoni tiri di RC Lens, rallentato solo da una storia di centimetri, Un po' corto nel prendere il centro di Nzola (19 ′), i suoi due tiri magnificamente arricciati si avvicinavano ogni volta alla quantità di un Matvey Safonov battuto (54′, 56′). A volte solitario nel pressare e collegare RC Lens in attacco piazzato, il trequartista ha segnato ancora una volta punti.
Soffiavano caldo e freddo
È difficile creare una première più contrastante. A volte, Hervé Koffi (5) ha commesso errori improbabili, come questa palla presa male in un'uscita quasi innocua (17′) o questa ripartenza finita… nella testa di Kevin Danso e molto vicino a superare la propria linea di porta (86′). Altre volte è stato decisivo sulla linea (5 parate) o nelle uscite (63', 86'), nonostante un gioco di calci migliorabile (35', 87'). Soffre un po' anche il paragone con Matvey Safonov, decisivo ai calci di rigore quando il burkinabè non respingeva nessuno dei – bravissimi – tentativi parigini.
Se non è lui l'autore del peggior tiro in porta della serata (vedi sotto), M'Bala Amore (5) tuttavia fallì nel suo tentativo. Quanto basta per concludere amaramente una performance a sua immagine, imperfetta ma volontaria e carica di influenza. Autore suo malgrado (1-0, 66′) deviando involontariamente a distanza ravvicinata il missile di Khusanov, l'angolano è riuscito soprattutto a farsi vedere pur essendo da solo. Il suo duello fisico con Willian Pacho è stato una vera partita nella partita e se gli è mancato ancora la precisione tecnica (1′, 10′, 48′), il suo volume di gioco e la sua pertinenza con le spalle alla porta (12′, 21′, 49′, 90+3′) a volte porterà a situazioni interessanti.
Le delusioni
Molto discreto sul lato sinistro, Deiver Machado (4) avrà approfittato troppo poco del ritorno della difesa a tre e, allo stesso tempo, della propria nell'undici titolare per farsi vedere. Fatta eccezione per un buon testing (26′), un interessante tiro-cross (49′) e una bella azione difensiva (53′), il colombiano non ha avuto alcun impatto sulla partita. Il suo spostamento di testa in asse avrebbe potuto avere conseguenze più gravi (22′), così come i suoi limiti difensivi contro un Ousmane Dembélé che lo ha fatto soffrire (45′, 88′) che hanno esposto Facundo Medina non sempre rassicurante.
Senza dubbio sognava un po' di meglio per festeggiare meglio la fine dell'anno. Invece, Andy Diouf (4) chiuderà il 2024 con il peso di una certa responsabilità nell'eliminazione di RC Lens. Dando troppe indicazioni a Matvey Safonov e sbagliando il tiro, il centrocampista del Lens ha sbagliato il tiro in porta e ha condannato le ultime speranze artesiane. In precedenza aveva alternato il buono e il meno buono, con proiezioni interessanti ma un certo spreco tecnico e una limitata strage difensiva. Soprattutto, la sua prestazione rimarrà senza dubbio macchiata da quest'ultima deplorevole impressione lasciata alla fine della notte artesiana.
Enzo PAILOT
Note sulla partita:
Caffè (5) – Khusanov (7), Danso (5), Medina (4), Frankowski (5), Thomasson (5), El Aynaoui (5), Diouf (4), Machado (4), Strada (5), Fulgini (6)
Crediti fotografici: Baptiste Fernandez/Icon Sport