In Ucraina e Gaza il dolore del Papa per scuole e ospedali bombardati

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Dopo l'Angelus recitato questa domenica, 22 dicembre, dalla cappella della Maison Sainte-Marthe, il Sovrano Pontefice si è pronunciato contro le guerre che ancora dilaniano il mondo in vista del Natale e del Nuovo Anno. Francesco implora che “tacciano le armi”, che invece “risuonino canti natalizi”.

Delphine Allaire – Città del Vaticano

«L’Ucraina martire continua a essere colpita da attacchi alle città, che a volte danneggiano scuole, ospedali e chiese. Lasciamo che le armi tacciano e che i canti natalizi risuonino!”ha chiesto questa domenica il Sovrano Pontefice argentino. In segno di vicinanza, Francesco ha inviato nel Paese, per Natale, il suo cappellano apostolico. Dotato di un carico umanitario, soprattutto medico, il cardinale polacco Konrad Krajewski concede così la sua tredicesima visita a nome del Papa in Ucraina.

Kiev, la capitale, è stata colpita venerdì 20 dicembre dal lancio di missili balistici russi, che hanno danneggiato diversi edifici, tra cui la chiesa latina di Saint-Nicolas, e varie ambasciate. “Una persona è stata uccisa, altre 12 sono rimaste ferite”, secondo l'ultima valutazione dell'amministrazione militare della città. L’intensità dei combattimenti non mostra segni di tregua, con la Russia che domenica attribuisce all’Ucraina l’attacco agli edifici di Kazan, nel cuore del Tatarstan.

Bambini mitragliati, “crudeltà”

In mezzo ai bombardamenti, il Papa continua a implorare la pace e ha esortato questa domenica:cessano gli incendi su tutti i fronti di guerra», in Ucraina, Terra Santa, Medio Oriente e in tutto il mondo. È infatti”con dolore» che il Successore di Pietro menzionò ancora nel processo»crudeltà» a Gaza. Per la seconda volta in due giorni Francesco caratterizza così l'attualità nell'enclave palestinese.

“Penso a Gaza, a tanta crudeltà, ai bambini mitragliati, ai bombardamenti su scuole e ospedali… Quanta crudeltà!” ha osservato in questa quarta domenica di Avvento. Inviando gli auguri di Natale ai membri della Curia Romana il giorno prima, sabato 21 dicembre, il Papa aveva già usato il termine “crudeltà” per descrivere gli attentati di venerdì a Jaballa, a nord di Gaza City. Ciò ha provocato la morte di dieci persone, tra cui sette bambini della stessa famiglia. “Mi tocca il cuore”ha confidato il Papa.

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