“Ieri i bambini sono stati bombardati. Questa è crudeltà, questa non è guerra. Voglio dirlo perché mi tocca il cuore”ha dichiarato Papa Francesco sabato 21 dicembre davanti ai membri del governo della Santa Sede. Ha reagito alle informazioni fornite il giorno prima dal portavoce della Protezione civile della Striscia di Gaza, Mahmoud Bassal.
Secondo quest’ultimo, un attacco israeliano a Jabaliya, cittadina situata all’estremità settentrionale della Striscia di Gaza, avrebbe colpito un’abitazione civile e “ha fatto dieci martiri all’interno della famiglia Khalla”. Tutti quelli uccisi “appartengono alla stessa famiglia, compresi sette figli, il più grande ha sei anni”ha detto, riportando 15 feriti.
Da parte sua, l'esercito israeliano ha confermato i risultati comunicati dalla Protezione civile di Gaza “non corrisponde alle informazioni in suo possesso”. Forze israeliane “ha colpito diversi terroristi che operavano in una struttura militare” del movimento islamico palestinese Hamas e “rappresentava una minaccia”ha assicurato.
Israele si considera “nella lista nera”
Il ministero degli Esteri israeliano ha reagito alle osservazioni del papa e ha denunciato le osservazioni “particolarmente deludenti perché disconnessi dal contesto reale e fattuale della lotta di Israele contro il terrorismo jihadista”. In una dichiarazione, il Ministero degli Esteri israeliano ha scritto: “Le critiche dovrebbero essere rivolte solo ai terroristi, non alla democrazia che si difende da loro. Dobbiamo porre fine ai doppi standard e alla lista nera dello Stato ebraico e del suo popolo”.
Mentre il Papa deplorava “crudeltà” bombardamenti, la diplomazia israeliana ribatte “La crudeltà sono i terroristi che si nascondono dietro i bambini mentre cercano di uccidere i bambini israeliani. La crudeltà sono i terroristi che tengono in ostaggio 100 persone per 442 giorni, tra cui un neonato e dei bambini, e li maltrattano. Purtroppo il Papa ha deciso di ignorare tutto questo”.ribatte il comunicato stampa israeliano.
Il Papa parla di possibile genocidio
Papa Francesco ha chiesto la pace dopo l’attacco senza precedenti di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023 e la campagna di ritorsione israeliana a Gaza. Nelle ultime settimane ha inasprito le sue dichiarazioni contro l’offensiva israeliana. A fine novembre lo disse “l’arroganza dell’invasore (…) prevale sul dialogo” In «Palestina»posizione rara e in contrasto con la tradizione di neutralità della Santa Sede.
Negli estratti pubblicati a novembre da un libro di prossima uscita, ha chiesto uno studio “meticoloso” per determinare se la situazione a Gaza “soddisfa la definizione tecnica” di genocidio, accusa fermamente respinta da Israele.
La Santa Sede sostiene la cosiddetta soluzione dei due Stati, israeliano e palestinese, e riconosce dal 2013 lo Stato di Palestina, con il quale intrattiene rapporti diplomatici. Più di 45.000 palestinesi sono stati uccisi nella campagna militare israeliana a Gaza, la maggior parte civili, secondo i dati del ministero della Sanità del governo di Hamas, ritenuti attendibili dalle Nazioni Unite.