Dopo il fallimento della Dgse in Algeria: il Mossad subentra al Marocco

Dopo il fallimento della Dgse in Algeria: il Mossad subentra al Marocco
Dopo il fallimento della Dgse in Algeria: il Mossad subentra al Marocco
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La destabilizzazione dell'Algeria rientra negli accordi siglati tra Rabat e Tel Aviv. DR

Di Houari A. – Era chiaro che i servizi segreti francesi, colti nell’atto di tentare di riattivare le cellule terroristiche islamiste in Algeria, non avrebbero ammesso la sconfitta e non si sarebbero arresi. Non dovremmo aspettarci che la DGSE o i suoi sponsor si scaglino contro la loro colpa. Al contrario, la loro reazione sarebbe consistita naturalmente in una nuova offensiva per mascherare l'amaro fallimento della loro operazione, che li ha fatti rabbrividire di fronte alla vigilanza dei servizi di controspionaggio algerini che li hanno inchiodati come degli azzurri.

Proprio dal Marocco è partito il nuovo piano, a pochi giorni dalla divulgazione del caso del terrorista Daesh pentito al centro della vicenda reso pubblico dalle autorità algerine tramite il canale televisivo ufficiale. Il DGED, di Yassine Mansouri, sostenuto dal Mossad che fa piovere e splendere sia in Marocco che in Francia – lo abbiamo visto durante la partita Francia-Israele, evento che si è trasformato in un fiasco grazie alla comunità algerina che lo ha fatto giocare in davanti a stand tristemente vuoti – ha lanciato una campagna sui social network nella speranza di smuovere le strade algerine.

Inventando uno slogan tanto idiota quanto i suoi promotori, il Makhzen, Francia e Israele hanno creduto di poter spingere gli algerini a manifestare distillando un messaggio secondo cui l'Algeria vivrebbe le stesse condizioni della Siria e che sarebbe quindi giunto il momento di approfittare della caduta di Bashar Al-Assad per accendere la miccia della discordia e seminare il caos. Ma i mandanti di questo stupido complotto si sono scontrati di fronte alla reazione di un'opinione pubblica algerina risvegliata, che non poteva cadere nella trappola. La campagna è poi crollata grazie ad una controcampagna che metteva in risalto la lealtà degli algerini al proprio Paese e la loro fedeltà alla memoria dei martiri.

Questo nuovo fallimento del trio tossico Francia-Israele-Marocco ha portato i servizi segreti di questi tre paesi alla deriva ad attivare il pugno di trombe marocchine e israeliane e i mercenari algerini installati in Francia per dipingere un’immagine apocalittica della situazione economica e sociale. in Algeria. Nel frattempo, decine di migliaia di algerini, approfittando delle vacanze scolastiche invernali, si precipitano verso il posto di frontiera di Oum Teboul, non per fuggire dal Paese, ma per prendere una boccata d'aria insieme ai nostri fratelli tunisini, mentre altri hanno scelto altre destinazioni spendere i loro soldi. Ciò che la stragrande maggioranza dei marocchini, poveri e umiliati da un regime medievale di baciamano e prostrazione, non è in grado di fare.

E né in Francia né in Israele la situazione è migliore. Nella prima città, il Presidente calpesta la democrazia imponendo, per due volte, un governo non appartenente ai partiti politici vincitori delle ultime elezioni legislative; nella seconda, il criminale Primo Ministro dà il pollice in su al sistema giudiziario del suo paese e massacra i palestinesi per giustificare la permanenza del suo potere.

HA

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