Le trattative per il rilascio degli ostaggi proseguono ma vengono definite “complesse e lente” da fonti vicine ai negoziatori.
Secondo informazioni riportate da fonti egiziane, Israele ha comunicato un elenco di 34 ostaggi – su 100 – di cui chiede la liberazione nella prima fase. Si tratta di ostaggi definiti “umanitari” e comprendono: donne, comprese donne soldato, bambini, anziani e soldati feriti.
Hamas sostiene che 11 dei 34 nomi non soddisfano criteri umanitari.
In cambio, Israele libererebbe 250 prigionieri palestinesi, compresi assassini condannati all'ergastolo, tutti di età superiore ai 20 anni, nonché prigionieri minorenni e malati.
Il principale punto di contesa riguarda la presenza israeliana sull’asse Filadelfia e sul corridoio Netzarim.
Inoltre, Hamas chiede la possibilità di trasferire “malati” in Egitto, senza il controllo di Israele durante il periodo di tregua. Questa clausola consentirebbe a un buon numero di terroristi, ricercati da Israele, di fuggire dalla Striscia di Gaza senza preoccuparsi.
Le famiglie degli ostaggi che non soddisfano i cosiddetti criteri “umanitari” non nascondono la preoccupazione che un accordo di liberazione parziale possa in realtà condannare i loro cari.