Ci sono troppe uscite di videogiochi perché il poco tempo che dedico loro mi permetta di completare il mio arretrato. Se sono riuscito a iniziarlo in qualche modo, è a dispetto delle ultime uscite, e alla fine ho solo un gioco di quest'anno sul mio bancone del 2024. La mia retrospettiva annuale sarà quindi piena di giochi che, senza puzzare di naftalina, non lo sono l'ultima freschezza.
Ignorerò i pochi giochi che mi sono caduti dalle mani e quelli che, sebbene carini, sono totalmente dimenticabili, e mi concentrerò direttamente sul pezzi certificati e piccoli favoriti.
Fattore del male del paese: Disco Elysium
Chiaramente non hai bisogno che io sappia che sì, dannazione, Disco Elysium fa schifo.
Mi unisco ovviamente alle recensioni entusiastiche, con una piccola riserva: è un titolo che funziona nonostante la sua stupida meccanica 2D6 e le innumerevoli salvataggi rapidi/caricamenti rapidi quale risultato. Tutto il resto è un fottuto gioiello. La scrittura, ovviamente, ma anche il doppiaggio, la direzione artistica e la colonna sonora originale. I dialoghi sono scritti così bene che mi sono subito affezionato ai personaggi, sì, anche a quel maledetto Cuno. Altro segno di un capolavoro, nel preciso momento in cui finivano i titoli di coda, mi ha invaso un'immensa nostalgia, una nostalgia di casa, la voglia irrefrenabile di vagare nuovamente per le strade di Martinaise e tormentare Kim Kitsuragi, ufficialmente il miglior deuteragonista dei videogiochi.
Fact'or Frisson: Signalis
Signalis mi stava tenendo d'occhio da un po' e finalmente sono riuscito ad approfondire la questione. Una grande pentola cucinata con amore, sotto il coperchio troviamo senza dubbio pezzi di Silent Hill e Resident Evil, ma anche Böcklin, Robert Chambers, qualche riferimento all'animazione giapponese e un pizzico di safismo a ravvivare il tutto. Devo ammettere che non ho mai apprezzato la rigidità dei vecchi giochi horror e non è Signalis che mi riconcilierà con essa. Questo purtroppo non è dalla parte di gioco che il gioco mi ha sedotto, ma per il suo universo e la sua narrazione piuttosto atipica, che dà l'impressione di avere la narcolessia nel bel mezzo di una proiezione di David Lynch.
Visivamente, il gioco è molto bello, mescolando effetti low-fi ed moderni¹, la sua estetica falsamente retrò gli conferisce un'atmosfera particolare e gli conferisce un certo prestigio. E nonostante i prestiti e gli ammiccamenti a volte un po' troppo forti, il gioco riesce ad avere una propria personalità e una grande coerenza visiva. Ma questo mix di periodi non si limita solo alle immagini extra-diegetiche. Il mondo di gioco stesso è retro-futuristico. Incontriamo audiocassette ma anche viaggi interstellari, polaroid e monofilamenti, e questo ampio divario regala un retrogusto di Blade Runner molto gradevole.
La cosa più impressionante è che, a parte la parte audio, il gioco è sviluppato solo da due persone, Barbara Wittmann e Yuri Stern, la coppia che forma Rose-Engine, e mostra un livello di finitura e un seguito assolutamente impeccabile.
¹: tranne che su Switch, dove il gioco viene drasticamente tagliato.
Fattore di gioia, allegria e gioia: VIVIDLOPE
Ciao, ti ho già parlato di VIVIDLOPE? Oh, vedo che non hai un bell'aspetto, dovresti provare la demo, ti tirerà su. Cosa vuol dire che non hai tempo? Ma aspetta, non chiudere questa porta, vedi che la blocco con il piede. Almeno prendi questo volantino. Ok, allora lo metterò nella cassetta della posta. Sì, insisto.
Fattore Gold della defenestrazione dell'avversario: Wizards di Breccia Tattica
Quasi sei anni dopo Into the Breach, l'eccellente puzzle tattico non sono legioni, ma Suspicious Developments è riuscito a correggere questa ingiustizia con il Tactical Breach Wizard. Vi risparmio un altro mucchio di elogi entusiastici e confermo la conclusione del mio test precedente: è una pepita e, se avete qualche interesse per il genere, non perdetelo.
Fatto sui soldi del velo rosso: Jet Lancer
Se i Luftraser avessero un fratello maggiore, sarebbe Jet Lancer. Più bello, più fluido, più nervoso, più sceneggiato, il gioco gira tutte le manopole su undici. Una volta superata un'introduzione troppo lunga, si finisce per sbloccare miglioramenti sufficienti perché il titolo mostri tutto il suo potenziale e permetta di uccidere gli altri svolazzando come una foglia al vento, sparando grandi laser e producendo sciami di missili le cui sinuose volute renderebbe Itano orgoglioso. Senza essere perfetto, soprattutto a causa della lentezza della sua progressione, che nasconde dietro di sé la parte migliore del gioco nuovo gioco+il titolo mi ha intrattenuto per dieci ore buone e mi ha portato più volte in uno stato di fluire. Non male per un oggetto economico da tre palle in offerta.
Menzioni onorevoli
Altri giochi che mi hanno fatto divertire molto quest'anno, ma sui quali non ho molto da scrivere, alla rinfusa: il molto carino romanzo visivo cyberpunk VA-11 Hall-A, il horror inverso CARRION e il caotico Untitled Goose Game.
Tre password sono nascoste in questa pagina e tre chiavi Steam (The Witness, Brütal Legend, Souldiers) sono in palio. Per ogni password, il primo che la scriverà in un commento vincerà la chiave (rimanente) a sua scelta.