la città di Saint-Malo vince la resa dei conti

la città di Saint-Malo vince la resa dei conti
la città di Saint-Malo vince la resa dei conti
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La città di Saint-Malo lotta da anni contro il fenomeno degli affitti a breve termine come Airbnb per frenare la speculazione immobiliare in una città già in tensione.

I vari sindaci di destra Gilles Lurton hanno emanato, il 17 maggio 2021, un decreto comunale che limita le autorizzazioni temporanee per il cambio d’uso [de locaux d’habitation en meublé touristique, N.D.L.R.] “solo alle persone fisiche” escludendo quindi le persone giuridiche quali SCI (società immobiliari) o SAS (società per azioni semplificate).

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Norme molto rigide

Si tratta della regolamentazione più severa esistente e l’eletto di Saint-Malo è il primo in Francia ad adottare una misura del genere. Quattordici ricorrenti, proprietari di questo tipo di alloggi, avevano presentato ricorso al tribunale amministrativo per un’azione eccedente i loro poteri e avevano chiesto l’annullamento di tale decreto.

Nel corso dell’udienza del 3 ottobre 2024 il pubblico relatore ha ordinato al tribunale di respingere tutte le richieste dei ricorrenti. Per lui il Comune ha tutte le possibilità di controllare gli affitti a breve termine quando si tratta di un “motivo imperativo di interesse generale”. Il relatore pubblico aveva ritenuto che la lotta contro la penuria di alloggi nella città corsara costituisse un motivo di interesse generale: “Studenti, lavoratori stagionali e giovani lavoratori sono particolarmente colpiti da questa carenza. »

Il decreto risponde all’interesse generale

In un’ordinanza molto attesa emessa questo giovedì 17 ottobre 2024, il tribunale si è pronunciato a favore della città di Saint-Malo. I giudici ritengono che il diritto europeo, così come la legge, consentano di istituire un regime di autorizzazione al cambio d’uso, “limitata ad una autorizzazione per persona fisica proprietaria dei locali” e comprendente “quote differenziate” a seconda delle diverse particolarità dei settori geografici del comune.

I regolamenti del Comune sono, infatti, “nella politica comunale di contrasto alla carenza strutturale di alloggi” e quindi risponde “un obiettivo di interesse generale”. I ricorrenti hanno la possibilità di ricorrere in appello contro tale decisione.

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