“Giornata di attesa dell’ordine pubblico”: qual è questo sistema che potrebbe impedire una riduzione dell’indennità di malattia?

“Giornata di attesa dell’ordine pubblico”: qual è questo sistema che potrebbe impedire una riduzione dell’indennità di malattia?
“Giornata di attesa dell’ordine pubblico”: qual è questo sistema che potrebbe impedire una riduzione dell’indennità di malattia?
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Per risparmiare, il governo intende ridurre il tetto massimo dell’indennità giornaliera durante le assenze per malattia.

La relazione generale sul bilancio della Previdenza sociale, Yannick Neuder (LR), propone da parte sua l’istituzione di una “giornata di attesa dell’ordine pubblico”.

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La Francia vive al di sopra delle proprie possibilità?

Il governo cerca disperatamente di risparmiare denaro. Di fronte al deterioramento dei conti pubblici, l’esecutivo ha presentato all’Assemblea nazionale un progetto di bilancio per ridurre il deficit. Oltre ad aumentare le entrate, prevede di ridurre la spesa, anche sanitaria. Il governo propone quindi di ridurre le indennità giornaliere percepite in caso di assenza per malattia: l’assicurazione sanitaria rimborserebbe comunque le assenze per malattia fino al 50% della retribuzione giornaliera, ma entro il limite di un tetto di 1,4 SMIC, rispetto a 1,8 Oggi.

Un modo per ridurre le spese… ma che rischia di mettere più pressione su datori di lavoro e assicuratori. Il relatore generale per il bilancio della previdenza sociale, Yannick Neuder (LR), propone da parte sua l’istituzione di un “Giorno di default dell’ordine pubblico”. “Propongo di abbinare l’autodichiarazione per le soste brevi, con una giornata di attesa dell’ordine pubblico”ha dichiarato mercoledì 16 ottobre il deputato dell’Isère all’Assemblea nazionale.

“Perché no”, risponde il governo

Infatti, questo primo giorno di assenza per malattia non verrebbe pagato dall’assicurazione sanitaria, né dal datore di lavoro, né dall’assicurazione complementare. In breve, una riduzione del reddito per il lavoratore malato, che finanzierebbe da solo le sue prime 24 ore di congedo per malattia… ma una misura che unisce diversi vantaggi, secondo l’autore della proposta. “Ciò responsabilizza gli assicurati, libera tempo medico, riduce le spese previdenziali e non aumenta quelle dei datori di lavoro o dei lavoratori integrativi”sostiene.

Per il momento il governo non ha chiuso la porta a questa iniziativa. La misura proposta dal governo è “molto parametrico e a brevissimo termine”ha ammesso il ministro del Lavoro e dell’Occupazione Astrid Panosyan-Bouvet. Al punto da abbandonarlo a favore del lavoro parlamentare? “Dobbiamo mettere tutte le questioni sul tavolo. Periodi di attesa, perché no”.

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Questa idea potrebbe piacere anche alla Corte dei Conti. Lo scorso maggio l’Ente aveva proposto una leva simile per ridurre la spesa sanitaria: quella di creare un “autodichiarazione” di malattia, senza passare attraverso un professionista sanitario, che avrebbe la conseguenza di accertarsi “un altro sistema di regolamentazione, ad esempio uno o due giorni di attesa”. Il Parlamento è sempre più vicino.


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