Dott. Jean-Paul Dabas, promotore del contratto sanitario locale
Si è partiti da una constatazione condivisa tra l’Ars (Agenzia regionale della sanità) e gli operatori sanitari di fronte a una “vera carenza in termini di fornitura di cure”, ricorda il dottor Jean-Paul Dabas, ideatore, nel 2014, del contratto sanitario locale di Magny-en -Vexin. Dieci anni dopo, il medico d'urgenza dell'ospedale di Magny è diventato consigliere comunale responsabile della Sanità. Rimane più attivo che mai riguardo all’accesso alle cure per la popolazione locale.
«Quando è nato Cls il problema non era il numero degli operatori sanitari in campo ma il loro coordinamento», spiega il medico. La sanità a Magny ha poi effettuato una propria diagnosi, il cui scopo era quello di analizzare il proprio stato “a livello psicologico, somatico, sociale e sanitario, secondo la definizione di salute dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)”. ricorda Jean-Paul Dabas.
Terzo contratto
La città di Magny aveva allora un basso indice di sanità pubblica. L’indice di sviluppo umano (HDI-2), che permette di ottenere il tasso delle disuguaglianze sanitarie sociali e territoriali combinando gli indici di salute, istruzione e reddito, era a 0,39, mentre era a 0,42 ad Argenteuil, una città di oltre 100.000 abitanti. “E non era ovvio che l’indice di Magny fosse più debole del già basso indice di Argenteuil”, sottolinea il professionista a proposito di questa carenza, che ha portato all’avvio di un primo approccio volto a coordinare i professionisti della sanità del comune, firmando il primo contratto sanitario locale.
Il secondo contratto (2018-2022) consisterà nel collegare il mondo della sanità con i servizi di azione sociale del Comune e nell’avviare schede di azione. Il terzo contratto, firmato il 29 novembre, assume un'importanza del tutto nuova, dopo la creazione, nel novembre 2019, della comunità sanitaria professionale territoriale del Vexin Ile-de-France (Cpts). “Cresce e non è un sistema fisso, ma in via di sviluppo”, si rallegra il rappresentante comunale. “Ora abbiamo più attori che ci supportano e abbiamo un reale coordinamento tra i professionisti. Ci stiamo evolvendo a livello sanitario e sociale”, osserva.
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