Il Primo Ministro ha fatto questa dichiarazione martedì davanti all'Assemblea nazionale in un momento in cui anche gli altri paesi del G7, ad eccezione degli Stati Uniti, si impegnavano nella stessa direzione.
Ques“Il primo ministro francese Michel Barnier ha riaffermato questo martedì 26 novembre che la Francia “applicherà rigorosamente (…) gli obblighi che le competono” riguardante il mandato d'arresto emesso dalla Corte penale internazionale (CPI) contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. “La Francia applicherà rigorosamente, come ha sempre fatto, i suoi obblighi derivanti dal diritto internazionale” ha dichiarato il capo del governo davanti all'Assemblea nazionale, senza però dire esplicitamente se Parigi arresterebbe il leader israeliano se si fosse recato in territorio francese.
La presidente dell'Assemblea nazionale Yaël Braun-Pivet ha stimato martedì che, in quanto firmataria dello statuto della Corte penale internazionale, la Francia “deve seguire le regole” e arrestare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu se fosse arrivato in territorio francese.
“Domanda ipotetica”
La Corte penale internazionale, alla quale Israele non ha aderito e dalla quale gli Stati Uniti si sono ritirati, ha emesso giovedì mandati di arresto per Netanyahu, il suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant e il leader del braccio armato palestinese di Hamas Mohammed Deif per crimini di guerra e crimini contro l'umanità. “Questa Corte opera (…) in modo indipendente, un’indipendenza alla quale noi, Repubblica francese, siamo molto legati”ha aggiunto Michel Barnier. “Non dobbiamo quindi commentare queste decisioni, né per sostenere né per condannare”.
Parigi aveva “preso nota” Giovedì di questi mandati di arresto, ricordando “il suo attaccamento al lavoro indipendente della Corte” ma senza dire esplicitamente se la Francia arresterebbe queste persone se venissero in Francia.
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Anche il ministro degli Esteri Jean-Noël Barrot è rimasto ambiguo sulla posizione della Francia, ricordandolo domenica “La Francia applicherà sempre il diritto internazionale”. Alla domanda su France 3 se Netanyahu sarebbe stato arrestato se fosse andato in Francia, il ministro francese ha detto: “Questa è una domanda ipotetica a cui non devo rispondere finché è ipotetica.”
Italia e Regno Unito, invece, hanno immediatamente annunciato che rispetteranno il loro impegno nei confronti della CPI. Al contrario, l’Ungheria ha invitato il capo del governo israeliano in segno di sfida.
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