Esasperati dalle ripetute inondazioni nelle Alte Alpi, gli agricoltori del Coordinamento Rurale hanno preso l'iniziativa sabato 23 novembre a Monêtier-Allemont con un'operazione di pulizia della Durance. Un’azione sconsigliata per il suo impatto sulla biodiversità, ma richiesta dagli agricoltori per la salute delle loro aziende agricole.
Armati di pale, gli agricoltori del Coordinamento Rurale raschiano le rive della Durance. Un'operazione simbolica di pulizia lanciata sabato 23 novembre a Monêtier-Allemont (Alte Alpi) per protestare contro l'inerzia, secondo loro, delle autorità pubbliche.
“C'è qualcosa che non va nella gestione dei corsi d'acqua”, lamenta Joseph Jouffrey, vice segretario generale del Coordinamento rurale.
“Il letto si sposta ad ogni piena e colpisce i terreni agricoli. Questa gestione dell’acqua deve essere rivista”, dice.
Al centro, la difficoltà per gli agricoltori di ottenere le autorizzazioni amministrative per la pulizia dei fiumi. La prefettura preferisce optare per la semplice manutenzione, operazione meno dannosa per la biodiversità, perché non solleva i sedimenti sul fondo del corso d'acqua.
Tuttavia, a Monêtier-Allemont, la manutenzione sommaria della Durance aveva provocato, un anno prima, il crollo della sponda su una strada agricola che conduce direttamente ad una fattoria.
Le alluvioni ricorrenti rappresentano un pericolo reale per gli agricoltori che si trovano a dover fronteggiare norme severe in materia di manutenzione dei fiumi.
“Non appena vogliamo intervenire, dobbiamo compilare documenti amministrativi che sono molto lunghi e penalizzanti”, analizza Lionel Clavel, allevatore della Bâtie-Vieille. “Il che ci spinge a intervenire sempre in orari non adatti. Dobbiamo pulire regolarmente i corsi d’acqua per garantire il corretto deflusso dell’acqua e che i terreni non si allaghino”.
Necessaria una semplificazione amministrativa
Circondato dai suoi coetanei, Serge Jousselme, presidente della Coordinazione rurale delle Hautes-Alpes, è esasperato: “Oggi i fiumi non vengono più mantenuti, sono pieni di alberi, ghiaia e piante. Invece di lasciar crescere gli alberi e, inevitabilmente, , mangiano sui lati”.
Poco più in là, una pala raschia simbolicamente i sassi dalle sponde del fiume. Di fronte all’urgenza della situazione, gli agricoltori arrabbiati chiedono una semplificazione dei vincoli amministrativi.
“Il coordinamento rurale esige che il buon senso prenda il suo posto”, ritiene Serge Jousselme.
“Dobbiamo riuscire a mantenere le sponde dei fiumi, riuscire a restituire ai fiumi la loro funzione primaria, ovvero quella di trasportare l’acqua, soprattutto durante i periodi di piena”, afferma.
Prima di avvertire con tono fermo: si attendono altre operazioni da parte del Coordinamento rurale. Questa volta, con una vera pulizia.
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