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quattro fratture al cranio per un bambino di 5 mesi, incriminata la madre

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Un baby monitor urlante, che esprime l'esasperazione di una madre sopraffatta dai pianti del suo bambino. Poi una pausa fino a un rumore che immaginiamo sordo, in camera da letto: quello del neonato che cade a terra, con la testa in avanti, dal letto condiviso quella notte con la madre.

Secondo le nostre informazioni, questo scenario figura tra le ipotesi favorite dai gendarmi, che hanno portato venerdì 15 novembre 2024 a Tours a incriminare una donna di 21 anni sospettata di maltrattamenti sul suo neonato di 5 mesi.

Quattro fratture del cranio

Posto sotto controllo giudiziario, l'indagato, originario di Château-la-Vallière, è perseguito per “violenza contro un minore di 15 anni” e “inosservanza dell'obbligo di cautela o sicurezza”. Due responsabili della prevenzione che non dicono la gravità delle lesioni riscontrate sul corpo del neonato al pronto soccorso pediatrico dell'ospedale di Clocheville.

Secondo diverse fonti confermative, sono state rilevate quattro fratture sulil cranio del paziente molto giovane. “Ma mantiene uno sviluppo neurologico normale per la sua età”nota, in sostanza, il medico dell'Istituto forense.

Un miracolo poiché è accertato, al momento della pubblicazione di queste righe, che queste lesioni derivano da abusi e non dalla cosiddetta sindrome del bambino scosso. “Ciò che sembra certo è che sia stato scagliato, intenzionalmente o meno, contro un materiale duro, un muro o il suolo”dice qualcuno vicino al dossier.

“Non l’ha lasciato cadere”

Messo in custodia di polizia dagli investigatori della Cellula di lotta contro gli attacchi personali (Clap) della compagnia della gendarmeria di Tours, il padre, 17 anni, una volta sospettato, è stato scagionato.

Tutti gli occhi sono quindi rivolti insistentemente verso la madre. Se, davanti ai gendarmi, il ventenne avesse ammesso “incidenti”, la sua difesa è offensiva. “La mamma è categorica: non ha mai mollato”insiste il suo avvocato, Me Rasmia Harouna, riferendosi a “numerose le ipotesi di fronte alle quali si tratta ora di interrogare tutti coloro che sono stati in contatto con il neonato, per capire cosa sia successo”.

Aperta l'informazione giudiziaria, le indagini proseguiranno, sotto la direzione di un gip. Fino alla conclusione delle indagini, la piccola è stata affidata ai servizi di Child Welfare. La madre, senza fissa dimora né lavoro al momento dei fatti, trovò rifugio presso la famiglia.

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