l'essenziale
Dopo un incontro presso la prefettura della commissione d'informazione energetica, Amici della Terra e FNE Occitanie-Pyrénées chiedono un cambio di metodo e un'organizzazione globale “pertinente” delle energie rinnovabili.
Nel corso di una commissione d’informazione energetica tenutasi nella prefettura del Gers il 4 novembre e che ha riunito quasi 50 partecipanti, Les Amis de la Terre du Gers e la FNE Occitanie-Pyrénées hanno chiesto l’elaborazione di un vero e proprio “piano generale del Gers per le energie rinnovabili, in trasparenza e consultazione”.
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Le due associazioni deplorano il fatto che “la brutalità della legge sull'accelerazione delle energie rinnovabili, diventata palese sul nostro territorio del Gers, rende impossibile l'organizzazione. Non possiamo chiedere al Gers di diventare un importante produttore di energie rinnovabili pur rimanendo uno dei principali dipartimenti agricoli del Paese e partecipando alla sua sovranità alimentare”.
Cambio di metodo
Gli Amici della Terra e la FNE Occitanie-Pyrénées raccomandano quindi un cambiamento di metodo per il futuro, “sottolineando l'inadeguatezza del metodo 'a scorrimento dell'acqua' seguito finora”. “Questo approccio, senza una visione globale e molto riduttivo, affronta i progetti uno dopo l'altro attraverso il solo prisma degli obiettivi energetici fissati dallo scenario REPOS. La complessità di conciliare obiettivi di sviluppo economico, tutela dell'ambiente, sobrietà, non deve essere né sottovalutata né nascosto”, sottolineano.
Chiedono quindi l'istituzione di “un vero e proprio “piano generale pragmatico del Gers per le energie rinnovabili” che dovrà essere sviluppato, consultato ampiamente e quindi applicato. Permetterà di definire una visione a lungo termine per lo sviluppo delle ENR rilevanti nel Gers grazie alla reale partecipazione dei cittadini, al coordinamento delle politiche pubbliche, alla considerazione da parte degli enti locali del lungo termine, al rispetto della biodiversità e della Strategia Nazionale Low Carbon, ecc.
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