In un momento in cui si manifestano forti tensioni sul bilancio all'interno della coalizione che riunisce destra e macronisti, il primo ministro Michel Barnier riunisce tutto il suo governo a Matignon, sperando di serrare i ranghi.
Pubblicato il 01/11/2024 11:54
Aggiornato il 01/11/2024 11:57
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Impegni per ministri e segretari di Stato nel lungo weekend del 1° novembre. A questi membri del governo, più che mai criticati dall’Assemblea nazionale negli ultimi giorni, spetta la parola in preparazione del seminario governativo, previsto per lunedì 4 novembre.
In un momento in cui si manifestano forti tensioni sul bilancio all'interno della coalizione che riunisce destra e macronisti, il primo ministro Michel Barnier riunisce tutto il suo governo a Matignon, sperando di serrare i ranghi.
Nel corso di questo secondo incontro di questo tipo dalla nomina del governo, sono attesi a Matignon per “brainstormer” su cinque temi. E per questo tutti sono fortemente incoraggiati a portare idee concrete sui temi dello Stato e delle comunità, dell'Estero, del lavoro, della semplificazione o anche dell'immigrazione e dell'integrazione. Quest'ultimo tema dovrebbe essere il più divisivo viste le diverse origini politiche dei partecipanti.
Ma l'obiettivo di Matignon non è necessariamente quello di arbitrare i dibattiti, quanto piuttosto quello di far emergere idee, anche priorità, per rispondere a due domande molto semplici: come agire nei prossimi tre anni? E quale visione per la Francia tra cinque anni? Cinque anni è teoricamente la durata del mandato dei deputati… salvo scioglimento.
Il Primo Ministro vuole cercare di uscire dall'emergenza di bilancio che lo consuma fin dalla sua nomina, e non lasciarsi rinchiudere in una “postura”.difensiva” Di più “alzare la linea dell'orizzonte“, secondo la sua espressione. Ciò darebbe quindi un “piano 2029”, che Michel Barnier spera di annunciare tra poche settimane.
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