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Come ha fatto la Francia a diventare un paese laico?

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Marianna- Fonte: Fonte: Servizio di informazione governativo


Marianna- Fonte: Servizio informazioni governativo

Come ha fatto la Francia a diventare un paese laico?

Per molto tempo, in Francia, la religione dei sudditi fu necessariamente quella del Sovrano. Non potrebbe essere altrimenti, nonostante l’esistenza di minoranze religiose che non riconoscono il cattolicesimo di Stato.

È a partire dalla Rivoluzione che tutti i cittadini diventano uguali, qualunque sia il loro credo religioso.

Tuttavia, la creazione di uno Stato laico non è avvenuta senza intoppi. Durante la Rivoluzione francese, come durante tutto il XIX secolo, alcuni sostenevano che la Chiesa cattolica fosse più “francese” e quindi più legittima di altri movimenti religiosi.

Come possiamo definire la laicità?

La laicità è un principio determinato da tre condizioni:

  • la libertà di esprimere le proprie convinzioni nei limiti del rispetto dell’ordine pubblico: questa è la libertà di coscienza;
  • la separazione istituzionale tra istituzioni pubbliche e organizzazioni religiose;
  • uguaglianza di tutti davanti alla legge, qualunque siano le loro credenze e convinzioni.

Come vengono espressi questi principi in Francia?

Il concetto francese di laicità pone grande enfasi sulla libertà individuale. Ciò che viene prima è lo sviluppo dell’individuo. Essa deve potersi realizzare libera dal proselitismo che potrebbe limitarla, in particolare da quello religioso.

Anche per questo, alla fine del XIX secolo, venne creata la scuola laica: affinché le conoscenze trasmesse ai bambini non fossero distorte da dottrine religiose che potessero, ad esempio, opporsi al progresso scientifico.

Pertanto gli insegnanti sono tenuti ad un dovere di riservatezza secolare. Devono rispettare il curriculum nazionale e astenersi dal condividere le proprie convinzioni religiose o politiche con i propri studenti.

Gli studenti, da parte loro, devono mantenere la discrezione nel manifestare il loro credo religioso, secondo la legge del 15 marzo 2004.

La religione ha il suo posto in una Repubblica laica?

La Repubblica francese rispetta le convinzioni religiose dei suoi concittadini.

L’articolo 1 della Costituzione del 1958 va in questa direzione: “La Francia garantisce l’uguaglianza davanti alla legge a tutti i cittadini senza distinzione di origine, razza o religione. Rispetta tutte le credenze. »

Tuttavia, la legge del 1905 prevede la separazione giuridica tra lo Stato e le imprese religiose o basate su convinzioni personali.

Lo Stato non interferisce con le credenze o le teologie espresse in queste organizzazioni che, a loro volta, non si occupano di politica o affari di stato.

Esiste inoltre una separazione tra il demanio pubblico – quello dello Stato, della scuola – e quello privato. Tuttavia la religione è privata: non rientra nel dominio dello Stato.

Ciò non significa che la pratica religiosa debba rimanere nascosta, ma solo che lo Stato non deve interferire. Ecco perché l’educazione religiosa può essere impartita solo dai genitori e non dallo Stato.

A scuola si può studiare la religione come fatto sociale e culturale, ma non vi si deve trasmettere alcun discorso teologico e di proselitismo.

Quindi la laicità non è contraria alle religioni?

È proprio perché il principio di separazione talvolta viene frainteso che si sente erroneamente dire che il secolarismo si oppone alle religioni. Le credenze religiose non sono tabù in Francia: non devono essere nascoste o messe a tacere.

Coloro che hanno convinzioni religiose hanno tutta la legittimità per esporle nel dibattito pubblico democratico, purché la loro manifestazione avvenga nei limiti del rispetto dell’ordine pubblico e della libertà altrui.

D’altra parte, i credenti devono anche accettare che le leggi religiose riguardano solo la sfera privata e che la laicità viene loro imposta nel contesto della vita sociale.

Le date chiave della laicità in Francia
1789 La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino riconosce il diritto di ogni individuo a credere o non credere e ad esercitare liberamente la propria religione.
1801-1802 Il Concordato e il sistema delle religioni riconosciute. Lo Stato riconosce quattro religioni (cattolicesimo, luteranesimo, calvinismo, ebraismo). Assicura il trattamento dei chierici e il mantenimento degli edifici ecclesiastici in cambio del controllo sul funzionamento delle religioni.
1881-1882 Le leggi Ferry stabiliscono l’istruzione pubblica, laica e obbligatoria.
1905 Con la legge sulla separazione tra Chiesa e Stato, la Repubblica garantisce “la libertà di coscienza” e “non riconosce né sovvenziona alcuna religione”.
1946 Primo inserimento del principio di laicità nella Costituzione.
1958 L’articolo 1 della Costituzione della Quinta Repubblica precisa che: “la Repubblica francese è indivisibile, laica, democratica e sociale. »
2013 Pubblicazione della Carta della Laicità della Scuola, affissa in tutte le scuole pubbliche.

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