Dopo il divieto di diversi interventi successivi nelle università di Bordeaux, Rennes e Lille, il leader ribelle ha finalmente potuto parlare lunedì sera 22 aprile nei locali di rue Saint-Guillaume.
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Dopo aver visto vietata la sua conferenza al Lille – cosa che lo ha reso “scioccato” – Jean-Luc Mélenchon ha tenuto ieri una conferenza a Sciences-Po Parigi, davanti a un pubblico devoto alla sua causa. Ma l’arrivo del leader ribelle è stato più che tempestoso, dato che si trattava di studenti di destra e di estrema destra del sindacato studentesco UNI e del collettivo Némésis. Uno di loro addirittura lo afferrò per il cappotto e gridò: “Sei complice di Hamas”. “Mi stai facendo incazzare e non hai niente a che fare con il mio mondo […] E camminare nell’ombra, Avrebbe potuto rispondere Mélenchon, che preferiva giocare con serenità,
Poi, in un grande anfiteatro gremito dove è stato applaudito in numerose occasioni, in particolare quando ha menzionato la situazione a Gaza, il tre volte candidato alla presidenza ha salutato “l’atteggiamento aperto e rispettoso di questa struttura”, denunciando per contrasto quelli “che ha ceduto alle pressioni” E “si sono inginocchiati”. Un riferimento ovviamente al suo convegno di Lille cancellato mercoledì 17 aprile dall’università. I ribelli avrebbero allora voluto spostare l’evento in una sala privata, ma anche questo è stato annullato, questa volta dalla prefettura del Nord. “Il nemico non è solo l’estrema destra […] ma è l’immensa catena della viltà di chi si arrende prima di aver lottato. ha affermato il tribuno 72enne, chiedendo “spezzare la catena del legale per passare a quella del legittimo”.
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