Il segretario americano si è detto pronto a fissare una taglia più alta di quella fissata su Bin Laden, dopo aver scoperto che i talebani tengono in ostaggio americani più di quanto avevano detto.
Sabato il segretario di Stato americano Marco Rubio ha minacciato di mettere una taglia sulle teste dei leader del governo talebano dell’Afghanistan, dopo aver osservato che nel paese potrebbero essere detenuti più americani di quanto precedentemente riportato.
Questa minaccia, che rappresenta un netto cambio di tono, arriva pochi giorni dopo uno scambio di prigionieri tra Kabul e Washington proprio alla fine del mandato del presidente Joe Biden.
«Ho appena saputo che i talebani tengono più ostaggi americani di quanto riportato“, ha scritto Rubio sulla rete X. “Se questo è vero, dovremo immediatamente mettere una taglia MOLTO GRANDE sui loro massimi leader, forse anche più grande di quella che abbiamo avuto su Bin Laden.“, ha aggiunto, riferendosi al leader di Al-Qaeda ucciso dalle forze americane nel 2011.
Una ricompensa di 50 milioni di dollari
Marco Rubio non ha fornito dettagli sugli americani che sarebbero detenuti, ma i suoi commenti fanno eco alle informazioni che circolano su diversi americani ancora dispersi nel Paese senza essere stati ufficialmente rivendicati da Washington.
Il governo talebano ha annunciato questa settimana di aver rilasciato Ryan Corbett, detenuto dal 2022, e William McKenty, di cui sono state rilasciate poche informazioni. In cambio, gli Stati Uniti consegnarono Khan Mohammed, arrestato nel 2006, condannato per “narcoterrorismo”, e che stava scontando l’ergastolo in California.
Gli Stati Uniti hanno offerto una ricompensa di 25 milioni di dollari per la cattura o l’assassinio di Osama bin Laden subito dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, taglia poi aumentata a 50 milioni di dollari dal Congresso americano. Il leader di al-Qaeda è stato ucciso in un raid delle forze americane in Pakistan e, secondo i rapporti disponibili, la ricompensa promessa non è stata reclamata.
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