RTL-TVi non avrebbe assicurato l’equilibrio
Secondo l’ente regolatore dell’audiovisivo, il programma di RTL-TVi non ha garantito l’equilibrio e la rappresentatività di tutti i partiti politici nella sua trasmissione.
Secondo le informazioni del Liberosono pervenute numerose denunce da parte di liste, partiti e cittadini che ritengono che non sia stato rispettato l’equilibrio politico nel programma, in particolare per non aver concesso tempo sufficiente per parlare all’opposizione. Il dossier è attualmente sotto indagine. Ci sarebbe già stato un reclamo e un’audizione con la redazione (RTL-TVi).
Da parte sua, la CDJ assicura di avere, in virtù del decreto del 30 aprile 2009, la priorità decisionale in questo tipo di casi. Per il CDJ la trasmissione rispettava i principi etici.
Non è la prima volta che la CSA ha agito in questo modo e si è rifiutata di inoltrarle denunce, si rammarica del CDJ. Non rispettando”il decreto della Federazione Vallonia-Bruxelles che dà la prima linea all’autoregolamentazione giornalistica sulle questioni di doppia competenza”il CSA”assume prerogative che non ha e quindi mina la libertà e l’indipendenza dei media, cercando di influenzare direttamente il contenuto informativo“, avverte il CDJ.
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In questo caso specifico, il Consiglio di etica giornalistica ritiene che l’intervento nella copertura delle elezioni di un organo regolatore, che, sebbene indipendente, è composto da membri designati dai leader politici, sia tanto più problematico.
Il CDJ teme che le azioni del CSA finiranno per creare un precedente che minaccerebbe il libero esercizio del diritto all’informazione e assicura che metterà “tutto in azione” per porre fine a questa interferenza.
Una divergenza interpretativa del decreto
In sostanza, sembra che su tale decreto esista chiaramente una divergenza interpretativa tra il CSA e il CDJ.
Contattato dal Liberoil portavoce del CSA conferma di aver letto il comunicato del CDJ, ma non vuole reagire, almeno nell’immediato.
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Ma il punto di vista generalmente difeso dal CSA consiste nel considerare che esistono norme elettorali, durante un periodo elettorale, e che si applicano a tutti gli editori (pubblici o privati), in particolare per quanto riguarda la visibilità concessa a ciascuna lista durante l’intera campagna elettorale. In questo caso, che riguarda il programma “les 48h des bourgmestres”, il CSA sembra ritenere, avendo aperto un’indagine, che sia stata commessa una potenziale violazione del regolamento elettorale.
Il CSA ritiene generalmente che l’autoregolamentazione del CDJ valga per il rispetto dell’etica, quindi del lavoro giornalistico in quanto tale (ci sono state domande contraddittorie, ecc.). Il CSA, invece, sembra ritenere che il rispetto del pluralismo e dell’equilibrio politico, durante i periodi elettorali, rientri nelle sue competenze, e che il CDJ non sia competente in materia.
Non è stata ancora presa alcuna decisione sulle sanzioni (o non sanzioni), ma potrebbe essere presa a breve.