Papa Francesco avrebbe promesso un nuovo risarcimento alle vittime di abusi sessuali commessi da membri della Chiesa, ma nessuno di loro lo ha visto. Senza notizie del sovrano pontefice, mandarono un ufficiale giudiziario al suo rappresentante in Belgio.
Ben 89 vittime di abusi sessuali commessi da membri del clero, riuniti nell’associazione no-profit Mensenrechten in de Kerk, hanno inviato un ufficiale giudiziario al rappresentante di Papa Francesco in Belgio, Nunzio Apostolico Franco Coppola. Il sovrano pontefice si era impegnato, durante la sua visita in Belgio a settembre, a corrispondere loro un compenso più elevato, ma questo impegno non è stato finora onorato, riferiscono i titoli di DPG Media.
«Durante la sua visita nel nostro Paese, il Papa ha parlato per due ore con quindici vittime belghe selezionate», spiega Walter Van Steenbrugge, uno degli avvocati dell’associazione no-profit. “Quattro di loro hanno riferito che il Papa si è scusato più volte con loro. Inoltre, glielo avrebbe promesso nuovo compenso. Il Papa avrebbe giudicato troppo bassi i 2.500-25.000 euro finora decretati dal centro arbitrale, considerate le immense sofferenze e i danni. »
Il 7 ottobre, dieci giorni dopo questo incontro, la onlus ha inviato una prima lettera a “ mettere ufficialmente in guardia il Papa pagare il risarcimento nel più breve tempo possibile. Senza reazione da parte del nunzio apostolico, lo studio legale ha inviato la stessa lettera di diffida con traduzione in italiano, il 27 novembre. Sempre senza risposta, la diffida è stata, questa volta, notificata al nunzio da un ufficiale giudiziario.
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