Da diverse settimane sui social si moltiplicano foto e video di cinghiali che vagano per la città. A Homécourt, ma anche a Jœuf o anche ad Auboué. Così, inevitabilmente, alcuni internauti tracciano un parallelo con l’entrata in vigore del divieto di caccia domenicale nella foresta di Homécourt, convalidato dal consiglio comunale il 28 ottobre 2024.
La guerra non avrà luogo
Sul piano amministrativo la guerra tra gli eletti della maggioranza e i cacciatori non avrà luogo. “Abbiamo rinunciato ad andare in tribunale per impugnare il decreto municipale”, conferma Jean-Batiste Cantel, presidente della locale compagnia di caccia. Più per preoccupazione di evitare una procedura lunga che per entusiasmo…
I quattordici soci dell’associazione hanno accettato la decisione del consiglio comunale e hanno inviato una lettera raccomandata al municipio, per proporre nuove giornate di caccia: “I venerdì di gennaio e i sabati di febbraio e marzo. »
Convivenza
Contattato, Jean Toniolo, sindaco del comune, non si oppone a questo calendario. “Figlio e nipote di cacciatori, non sono né pro né contro la caccia”, ricorda l’eletto. “La foresta è di tutti. Questo luogo deve essere condiviso, ma poiché sembra che la convivenza non sempre sia andata bene, abbiamo deciso di vietare la caccia domenicale, in modo che genitori e figli possano riappropriarsi dello spazio in tutta sicurezza. »
Da parte sua, Jean-Baptiste Cantel mette un freno alla posizione del sindaco: “Domenica, quando le famiglie percorreranno 500 m nel bosco di Homécourt, si troveranno in zone di caccia, poiché confinamo con il bosco di Homécourt. Joeuf, Auboué e Briey-Moutiers, dove la caccia quel giorno non è vietata! »
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Come una melodia di vaudeville
I due funzionari sono tuttavia d’accordo sulle incursioni sempre più regolari di cinghiali in città. Tuttavia, la loro analisi della situazione è diversa. “Prima andavamo a caccia la domenica in buoni rapporti con i nostri vicini. Quando Joeuf, ad esempio, andava a caccia in direzione di Homécourt, noi eravamo lì per accogliere i maiali. » Oggi, infatti, ogni compagnia di caccia spinge i cinghiali verso quella vicina, senza che necessariamente un vicino miri all’altra estremità, a causa dei calendari diversi.
Non è d’accordo Jean Toniolio: “Il cinghiale non risponde alla politica. Se la popolazione è cresciuta e non esita a venire in città, forse è anche perché gli animali vengono nutriti dai cacciatori alle porte dei centri abitati. E se si guarda da vicino, per decenni la caccia domenicale non ha mai impedito le incursioni amministrative. In sintesi, per me: sì alle cacce per regolamentare la popolazione dei cinghiali, no alla caccia domenicale. » Da lì a dire che, in questo periodo, i maiali ridono…
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