negli Stati Uniti il ​​settore petrolifero accoglie con favore il ritorno di Trump

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Lunedì si insedierà il 47esimo presidente americano. Ha già promesso costi energetici più bassi e una maggiore produzione di petrolio.

Pubblicato il 18/01/2025 15:12

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Un sito di estrazione petrolifera in Texas, Stati Uniti. (MAXPPP)

Quali saranno le prime azioni di Donald Trump? L’uomo che lunedì 20 gennaio sarà insediato come 47esimo presidente degli Stati Uniti ha fatto della lotta all’immigrazione e della ripresa economica le sue due priorità. Via in particolare, per l’economia, al calo dei costi energetici e all’aumento della produzione di petrolio. A Houston (Texas), considerata la capitale energetica mondiale, gli appetiti si stanno stuzzicando.

A est della città, per chilometri, le raffinerie emettono i loro fumi notte e giorno. A ovest e al centro di Houston, le torri delle grandi aziende si innalzano verso il cielo. Ai piedi di quello di TotalEnergies troviamo Sterling Schmutz. Fornisce strumenti di controllo per turbocompressori su piattaforme petrolifere e raffinerie: “Bene… La nostra speranza è che molti posti di lavoro ritornino e la stagnazione finisca. C’erano troppe normative quindi, ora che entriamo in un’altra presidenza Trump, speriamo che molte cose vengano deregolamentate e che gli affari stiano riprendendo”.

“Chi promuove il 100% verde utilizza i sussidi statali e non il mercato reale per andare avanti”.

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Un pizzico di amarezza nei confronti dei progetti eolici e solari che si sono moltiplicati negli ultimi anni in Texas, diventato il primo Stato produttore di energie rinnovabili negli Stati Uniti. Un quarto della produzione del Texas è adesso “verde”. Ma che importa, il ritorno di Donald Trump e dei suoi famosi “trapano tesoro trapano” la richiesta di un aumento della produzione durante la campagna si fa già sentire sul campo.

“Stiamo già vedendo gli effetti di un’amministrazione più amichevole, assicura Paul Kost, amministratore delegato della società Kost Energy, che investe nel petrolio nel New Mexico e nel Texas. Dovevano essere adottate nuove norme sulle cauzioni per le attività legate al petrolio e al gas. E questi depositi aumentano. Ma in realtà, prima ancora che Trump tornasse al potere, abbiamo ricevuto una nota dal governo del Texas, in cui si diceva che ciò non sarebbe accaduto”.

Paul Kost continua: “Non mi sorprenderei se altre aziende riuscissero, con questa nuova amministrazione, a trovare più facile fare affari nel New Mexico, in Texas e in altre parti del paese.” Un primo segnale per le aziende pronte a rilanciare la corsa all’oro nero, in particolare attraverso le piattaforme offshore e i porti in acque profonde del Golfo del Messico.

Il settore petrolifero negli Stati Uniti accoglie con favore il ritorno di Trump: rapporto di Faustine Calmel

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