dall’aereo Blériot XI alla rivoluzione digitale

Come in tutti i musei, il Musée des Arts et Métiers nasconde tesori nascosti nelle sue riserve segrete. Un patrimonio che il pubblico molto raramente ha l’opportunità di vedere. Scoperta.

Su una superficie di oltre 7.000 metri quadrati, sono elencati 82.000 oggetti: dalla macchina a vapore all’antenato del computer, passando per gli automi del XIX secolo. Un inventario in stile Prévert che racconta la nostra rivoluzione industriale e che prefigura la rivoluzione digitale.

Nelle riserve, per una questione di spazio e di interesse, non tutto si può conservare. Quindi a volte è necessario effettuare studi e ricerche per giustificare scientificamente la scelta di conservare un oggetto. Vedremo quali sono i criteri che determinano queste scelte.

Le donne e gli uomini che lavorano nelle riserve del Museo Nazionale delle Arti e dei Mestieri hanno una missione: la conservazione degli oggetti che fanno parte del patrimonio nazionale. Devono preservare, e talvolta anche restaurare, se necessario, per trasmettere alle generazioni future una parte della storia industriale francese.

Scopriremo gli inizi tecnologici della rivoluzione digitale: dgli inaspettati antenati dei robot e dei computer, senza dimenticare di interrogarsi sulle conseguenze di questi progressi sulla nostra vita quotidiana.

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I tesori delle Arti e dei Mestieri

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©France 3 Parigi Île-de-France

A series of reports by: Norbert Cohen, Florie Castaingts, Mayla Mendy, Méryl Loisel, Lisa Dubos