I negoziatori riuniti per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza cercano mercoledì di finalizzare un accordo, ora “nella fase finale” secondo il Qatar dopo 15 mesi di guerra tra Israele e Hamas che ha ucciso decine di migliaia di morti.
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15 gennaio 2025 – 10:00
(Keystone-ATS) Pochi giorni prima del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, il 20 gennaio, a Doha si sono intensificati i colloqui indiretti in vista di una tregua associata al rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza dopo l’attacco del movimento islamista Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023 , che diede inizio alla guerra.
Mentre i due partiti avanzano ancora le loro richieste, il presidente americano Joe Biden e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sissi, durante una telefonata martedì, li hanno esortati “a mostrare la flessibilità necessaria”, secondo la presidenza egiziana.
Il Qatar, il principale paese mediatore con gli Stati Uniti e l’Egitto, ha dichiarato che i negoziati sono “nella fase finale”, con le “questioni principali” risolte, senza specificare quali.
Scambio e ordine del giorno
Secondo due fonti vicine ad Hamas, nella prima fase dell’accordo in corso dovrebbero essere rilasciati 33 ostaggi, in cambio di mille palestinesi detenuti da Israele. I prigionieri sarebbero stati rilasciati “in gruppi, a cominciare dai bambini e dalle donne”, secondo uno di loro.
Il governo israeliano ha confermato che nella prima fase stava cercando il rilascio di “33 ostaggi” ed era pronto a rilasciare “centinaia” di prigionieri palestinesi.
Secondo un funzionario israeliano, i negoziati per la seconda fase dell’accordo inizieranno il “16° giorno” dopo l’entrata in vigore della prima fase.
La seconda fase riguarderà il rilascio degli ultimi ostaggi, “vale a dire i soldati e gli uomini maggiorenni da mobilitare e (la restituzione) dei corpi degli ostaggi morti”, secondo il Times of Israel.