A differenza di Facebook, Apple rifiuta di abbandonare il suo programma di inclusività

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Il rapporto ci dice anche che il compenso del dirigente Apple è aumentato del 18% nel 2024 rispetto al 2023. Tim Cook ha ricevuto uno stipendio base di 3 milioni di dollari con 58,1 milioni di dollari in azioni e 13,5 milioni di dollari di compenso aggiuntivo. Importo totale: 74,6 milioni di dollari.

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Apple si rifiuta di porre fine all’inclusività

Secondo Bloombergl’incremento è spiegato dall’aumento del valore delle assegnazioni di azioni. Il rapporto indica soprattutto che quattro proposte saranno votate dall’assemblea generale il prossimo febbraio.

La decisione più controversa del think tank conservatore National Center for Public Policy Research chiede la fine dei programmi di diversità, equità e inclusione (DEI). Secondo l’organizzazione, le iniziative di Apple sono presenti “rischi legali, reputazionali e finanziari” per l’azienda californiana e i suoi azionisti.

Apple si oppone fermamente a questa proposta. L’azienda di Cupertino ritiene che sia vago e che ostacoli la gestione delle operazioni, dei team e delle strategie commerciali. L’azienda riafferma il proprio impegno etico: “Il modo in cui ci comportiamo è cruciale per il nostro successo tanto quanto creare i migliori prodotti al mondo.”

Apple si rifiuta quindi di seguire la strada di X ma anche di Meta poiché nel podcast di Joe Rogan, Mark Zuckerberg ha difeso per quasi tre ore la sua decisione di allentare la moderazione, al punto da accettare l’incitamento all’odio.

Altre tre proposte degli azionisti

Come spiegato in precedenza, gli azionisti voteranno anche altre tre proposte. Il primo è legato all’acquisizione e all’uso etico dei dati per l’IA. L’azienda di Cupertino si oppone, citando il suo impegno nella tutela della privacy. Apple precisa che la proposta è molto critica, tracciando paralleli con le polemiche di altre aziende.

La seconda proposta prevede una relazione sui software utilizzati per individuare i contenuti pedopornografici. Apple mette in risalto la sua tecnologia Communication Safety e rifiuta il fatto che sarebbe pericolosa in termini di sorveglianza dei diritti degli utenti.

Per quanto riguarda il terzo, gli azionisti richiedono una relazione sulle donazioni in beneficenza. Ancora una volta Apple si difende parlando del suo attuale programma con regole rigide. Secondo l’azienda di Cupertino la proposta limiterebbe la gestione di queste operazioni.

L’assemblea generale degli azionisti di Apple si terrà il 25 febbraio. Non c’è nulla di sorprendente nel fatto che l’azienda di Cupertino rifiuti così tanto le proposte esterne: questa è la sua strategia abituale.

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