Un centinaio di persone si sono radunate questa domenica, 12 gennaio, all’inizio del pomeriggio, nel settore Montesoro, a Bastia. Lo scopo della manifestazione? Rendi omaggio a Marie-Claire Gallettiresidente nel quartiere che si è uccisa il 26 dicembre all’età di 77 anni.
Residenti, cittadini ma anche personalità classificate come di estrema destra hanno marciato dietro uno striscione con la scritta “Marie-Claire Semper Viva”.
Il corteo si è poi recato ai piedi di una delle torri della residenza Il logis di Montesorodove è stato ritrovato il corpo senza vita del settantenne. Lì hanno parlato successivamente due adolescenti.
Nelle osservazioni generali, uno di loro ha deplorato l’avvento “di una società dove il rispetto sta diventando un valore sempre più raro” e lo ha sottolineato “Non è un problema dei singoli individui ma il sintomo di un male più profondo”.
L’altro, invece, faceva esplicito riferimento a aggressione a cui Marie-Claire Galletti era stata sottoposta un mese prima della sua morte, non esitando a collegare questo attacco al suo suicidio.
Figure politiche
Una tesi che la Procura oggi si rifiuta di convalidare. “In questa fase non è possibile stabilire un rapporto diretto e certo tra l’aggressione subita da questa persona e le circostanze, sempre complesse, del suo suicidio”indica Jean-Philippe Navarre, procuratore di Bastia.
Prima di ricordare che il minore, autore dell’aggressione, “è stato immediatamente identificato dalla polizia, presentato alla procura e poi al giudice minorile che lo ha posto sotto controllo giudiziario in attesa del processo.”
La vicenda, che ha suscitato grande scalpore nel quartiere, ha dato luogo anche a prese di posizione da parte di diverse organizzazioni politiche classificate come di estrema destra.
Nella manifestazione di questa domenica abbiamo potuto constatare la presenza di numerose personalità legate a questo movimento. Tra questi, i dirigenti locali di Raggruppamento Nazionale, Riconquista, Mossa Palatina, Forza Nova e Avvene Corsu.