l’essenziale
Su “France 2”, sabato sera, il saggista di Agen è tornato sulla visita di Jordan Bardella a Tonneins lo scorso novembre per comprendere questo fenomeno.
Il saggista di Agen David Djaïz era, sabato sera, sul set del talk show “Che tempo! » su “Francia 2”. Léa Salamé ha ricevuto lì giornalisti ed editorialisti politici per immaginare il 2025. Durante lo spettacolo, David Djaïz ha ricordato di essere del Lot-et-Garonne, un dipartimento rurale dove il Rally Nazionale (RN) ottiene “punteggi stratosferici da 20 anni”.
È tornato in particolare all’arrivo di Jordan Bardella a Tonneins il 10 novembre. Quel giorno, il presidente della RN ha ospitato un incontro politico e ha firmato il suo libro pubblicato il giorno prima (“Quello che cerco”).
Con la famiglia
Tra le 2.500 persone presenti a questa manifestazione, alcuni hanno segnalato a David Djaïz la presenza di un gran numero di giovani dai 12 ai 18 anni. «Sai, alle riunioni del Partito socialista o di LR, in confronto è un po’ come una casa di cura», ha scherzato l’uomo dell’Agenais prima di spiegare: «Alle riunioni di Bardella la gente viene con la famiglia. Comprano il libro su pallet, in blocchi di quattro, sei o otto. Alla domanda sul perché comprarne così tanti, hanno risposto: regalarne qualcuno a Natale”.
Agenais non vuole ignorare questo “fenomeno reale”. E spiegare: “In un certo numero di territori c’è disperazione, interruzione dei servizi […]. Stiamo assistendo al decadimento dell’intero ordine liberale e democratico che ci accompagna da 40 anni. Questo è il nuovo consenso, questo è il nuovo buon senso”.
“Bisogna piuttosto ascoltare, comprendere, rispettare”
Sul suo account Instagram, gli Agenai sono tornati domenica su questo passaggio, scrivendo: “Il Raduno Nazionale è il partito leader tra le persone attive, ma anche nei piccoli centri e nelle zone rurali. Certo, è un partito opportunista che riunisce rabbie ed esasperazioni molto disparate, ma se è arrivato a questo livello è perché il nostro contratto sociale è rotto. E non è certo attraverso il disprezzo che lo combatteremo efficacemente. Dobbiamo piuttosto ascoltare, comprendere, rispettare. E soprattutto, agire. Alla radice dei problemi”.
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