Un ultra è un uomo o una donna che ha deciso di investire nel sostegno del proprio club, nel senso nobile del termine. Canta, anima e colora per riscaldare l’atmosfera. Spingi i giocatori facendo parte dello spettacolo. Ma a Charleroi è stato ovviamente decretato che un ultrà può anche concedersi il diritto di segnare contro la sua squadra quando vuole. Per trasformarti nel dodicesimo uomo dell’avversario. Sarà perché la gestione del club non gli piace più o perché c’è un compleanno da festeggiare con i suoi amici ultra del Preußen Münster (D2 tedesca).
gabbianoI Carolo giocavano, chiedendosi se ne valeva la pena quando un “fumi” poteva batterli in qualsiasi momento.
Sabato sera a Mambourg, il T4 ha fermato due volte la partita contro l’Union con dei fumogeni. Un primo tempo senza conseguenze, salvo un richiamo all’ordine al microfono, poi un secondo, dopo due minuti di gioco nel secondo periodo, che ha costretto tutti i giocatori a rientrare negli spogliatoi per un quarto d’ora. Questa è la regola e lo sanno tutti, certo. Gli uomini di Rik De Mil erano in vantaggio prima della lunga pausa. E alla fine furono sconfitti. Dai giocatori a Mehdi Bayat fino all’allenatore, tutti hanno indicato gli stessi responsabili: gli ultras.
Mehdi Bayat reagisce all’interruzione della riunione Charleroi-Unione: “I giocatori parlavano solo di quello, dei ricordi di Mechelen…”
Tutti gli strati dello Sporting ricordavano ancora la fine della partita contro il Mechelen nel 2022, mentre le Zebre erano in vantaggio. Un trauma riemerso tra i sopravvissuti di quell’epoca. E anche tra gli altri, consapevoli di questa sconfitta causata dai propri tifosi. Per battere l’ottima squadra dell’Union bisogna essere molto forti mentalmente e lo Charleroi non lo era più quando usciva dagli spogliatoi. Come se giocassero con la spada di Damocle sopra le loro teste. Come se si chiedessero se valesse ancora la pena lottare quando un “fumi” poteva batterli in ogni momento.
Dagli ultras dello Charleroi non possiamo più sperare molto. Il dialogo non ha funzionato, le punizioni nemmeno. E la cosa peggiore è che non capiscono cosa stanno facendo di sbagliato, come ha dimostrato il loro comunicato stampa domenica mattina. Credono che non si possa attribuire loro la colpa della sconfitta, anche se rimpiangono il tempismo della seconda interruzione. “Era solo uno spettacolo pirotecnico festoso e commemorativo.”scrivono prima di sottolineare gli errori del portiere, la mentalità dei giocatori, le scelte dell’allenatore, le decisioni della dirigenza e il regolamento della Lega Pro. Volevano riportare il caos a Charleroi dopo tre vittorie in quattro partite che offrivano la prospettiva dei playoff o sono semplicemente stupidi? Qualunque sia la risposta, il risultato è lo stesso: Charleroi ha i peggiori ultras del paese.