Dakar: coccodrilli, antilopi, pitoni… Nell’affascinante mondo del parco Le Mbossé

Dakar: coccodrilli, antilopi, pitoni… Nell’affascinante mondo del parco Le Mbossé
Dakar: coccodrilli, antilopi, pitoni… Nell’affascinante mondo del parco Le Mbossé
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“Al Parco Le Mbossé troviamo diversi tipi di animali, ma privilegiamo quelli esotici e ornamentali. Abbiamo alcuni animali selvatici come questa scimmia di nome Ndiaga, è mio amico. Il parco ospita anche facoceri, coccodrilli, serpenti, istrici, struzzi, pappagalli e tartarughe”, spiega Babacar Ndao, direttore del parco. Un parco unico nel suo approccio la cui particolarità risiede nel suo orientamento verso gli animali “decorativi”.

A differenza dello zoo classico, Le Mbossé mette in risalto le specie capaci di convivere pacificamente con gli esseri umani, in particolare durante le visite didattiche. “La differenza tra il nostro parco e gli altri è che gli altri sono zoo classici, mentre noi siamo un parco esotico. Evidenziamo gli animali decorativi, che non sono pericolosi. Questo è importante perché accogliamo molti bambini per le gite didattiche. Ad esempio, avevo una iena che urlava molto e spaventava gli altri animali, oltre ai visitatori. Quindi ho dovuto separarmene», confida il signor Ndao.

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Specie rare allevate localmente e importate. Una delle grandi attrattive del parco risiede nelle sue specie rare, a volte sconosciute al grande pubblico. “Abbiamo animali rari che molti visitatori vedono per la prima volta nella loro vita, come istrici, coccodrilli, are e persino pavoni. Alcuni sono nati nel parco, altri provengono dall’Africa e da varie parti del mondo, come l’Asia. Li alleviamo fin da piccoli in modo che acquisiscano familiarità con l’uomo», precisa il dirigente. Questa ricchezza animale rappresenta però una vera sfida finanziaria.

Il monitoraggio alimentare e veterinario specializzato è costoso e richiede una gestione rigorosa. “L’alimentazione degli animali è costosa, così come le cure veterinarie. Per nutrire gli Ara, un sacchetto costa 35.000 franchi CFA. Facciamo del nostro meglio, anche se è difficile. La nostra unica soddisfazione deriva dal fatto che si riproducono, il che ci permette di compensare in parte le spese”, spiega Babacar Ndao.

Sia i senegalesi che gli stranieri trovano qui un luogo favorevole alla meraviglia e alla scoperta, in un ambiente pacifico ed educativo. Un must per gli amanti della fauna selvatica e della natura.

Par Moustapha Cissé (Dakar, corrispondenza)

01/12/2025 alle 14:43

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