Per il Bourges FC, un Everest chiamato Montpellier nella sesta finale della Coupe de questa domenica

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Per il secondo anno consecutivo, il Bourges FC è tra gli ultimi trentadue club a partecipare alla Coppa di Francia femminile. E per il secondo anno consecutivo, è solo a costo di un exploit che la squadra allenata da Sandrine Jacquet raggiungerà gli ottavi.

Ma nel 2025 la montagna da scalare è ancora un po’ più alta di quella che si presentava la scorsa stagione. Se il Nantes (2 pareggi) aveva dominato senza schiacciare la partita contro il Bourges (1-0) un anno fa, l’accoglienza del Montpellier (1 pareggio), questa domenica al Rimbault, somiglia, ancora una volta, a un altro paio di maniche.

Un grande bonus da parte di Sadio Mané in caso di qualificazione

Perché il club dell’Hérault, tre volte vincitore e sei volte finalista della competizione, è oggi quinto in una Arkema Premier League completamente professionistica. La squadra di Yannick Chandioux può contare su diversi nazionali nella sua rosa, a cominciare dal capitano Marion Torrent (51 presenze con la nazionale francese).

Di fronte, il Bourges, che punta a salire in Seconda Lega a medio termine, non rientra nella stessa categoria. La stragrande maggioranza dei suoi giocatori lavora fianco a fianco e rimane un abisso tra l’élite e la D3, anche se gli anni tendono a restringerlo.

Lucide, allenatore del Berruyère, sa che “il Montpellier è più forte e, per perdere contro una squadra di Serie 3, bisogna davvero affondare la D1”. Tuttavia, ciò non ha impedito al club Berruyer di fare tutto il possibile per creare le condizioni necessarie per un miracolo.

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