Diplomazia, si alzano i toni tra Francia e Algeria

Diplomazia, si alzano i toni tra Francia e Algeria
Diplomazia, si alzano i toni tra Francia e Algeria
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Tra Algeri e Parigi niente va bene: “L’Algeria cerca di umiliare la Francia”, ha affermato il ministro degli Interni Bruno Retailleau, dopo che le autorità algerine si sono rifiutate di riprendere in carico uno dei loro cittadini deportati.

“Dualelemno”un influencer di 59 anni, è stato arrestato a Montpellier, nel sud della Francia, dopo un controverso video su TikTok in cui invitava ad attaccare fisicamente un avversario algerino. È stato messo su un aereo giovedì 9 gennaio per l’Algeria prima di essere rimandato in Francia la sera stessa, dopo l’Algeria “inammissibile”.

“Ho emesso un ordine di espulsione e le autorità algerine non hanno voluto lasciarlo sbarcare sul suolo algerino, in totale contraddizione con le regole”ha deplorato venerdì 10 gennaio Bruno Retailleau. “Con l’Algeria abbiamo raggiunto una soglia estremamente preoccupante. Penso che la Francia non possa tollerare questa situazione”.

Nel processo, il ministro degli Affari esteri francese Jean-Noël Barrot ha giudicato che se “gli algerini continuano in questa posizione di escalation”, allora la Francia non lo avrà “Non c’è altra scelta che reagire”.

Le relazioni franco-algerine si sono deteriorate da luglio

Questa epidemia di febbre è un nuovo episodio che aggrava le relazioni franco-algerine, già tese da diversi mesi. Queste tensioni sono emerse quando la Francia ha cambiato la sua dottrina sul Sahara Occidentale, nel luglio 2024. Questa ex colonia spagnola dallo status non definito all’ONU è teatro da mezzo secolo di un conflitto tra il Marocco e i separatisti sahrawi del Fronte Polisario, sostenuti da Algeri.

Alla fine di luglio, il presidente Emmanuel Macron ha deciso di unirsi a Spagna e Stati Uniti nella convinzione che il futuro del Sahara Occidentale sia “nel quadro della sovranità marocchina”. Questa posizione ha permesso di normalizzare le relazioni con il Marocco, ma ha causato una nuova crisi con l’Algeria.

Da allora, lo scrittore franco-algerino Boualem Sansal, 75 anni, è stato arrestato a metà novembre in Algeria per aver messo in pericolo la sicurezza dello Stato ed è tuttora detenuto nonostante la sua malattia.

Emmanuel Macron evoca un “disonore”

“L’Algeria che tanto amiamo e con cui condividiamo tanti bambini e tante storie sta entrando in una storia che la disonora, impedendo a un uomo gravemente malato di farsi curare. Non dipende da quello che è.”ha commentato Emmanuel Macron agli ambasciatori francesi riuniti all’Eliseo il 6 gennaio.

Questa frase scatenò una nuova reazione indignata da parte delle autorità algerine che ritennero si trattasse di un “ingerenza spudorata e inaccettabile in una questione interna algerina”.

Tra le misure di ritorsione che la Francia potrebbe attuare, Jean-Noël Barrot ha citato: “visti, aiuti allo sviluppo” o anche “una serie di altri temi di cooperazione”. Recandosi a Nantes (ovest), sede del servizio centrale di stato civile, Bruno Retailleau sperava anche che in futuro la Francia rilasciasse “meno visti”.

Attal per più “fermezza”

Da parte sua, l’ex primo ministro Gabriel Attal ha chiesto di denunciare l’accordo franco-algerino del 1968, di “fissare i limiti e assumere gli equilibri di potere con l’Algeria”. In una rubrica pubblicata da Le Figaro, deplora “le provocazioni e gli insulti dei gerarchi del regime” algerino e chiede di uscire da questo accordo che offre alcuni vantaggi agli algerini per viaggiare e soggiornare in Francia.

Questo accordo “è diventato oggi un vero e proprio canale di immigrazione, consentendo il ricongiungimento familiare e l’insediamento delle persone, senza che queste debbano nemmeno conoscere la nostra lingua o mostrare la loro integrazione”accusa Gabriel Attal. “Rende praticamente impossibile revocare il permesso di soggiorno ai cittadini algerini, anche per motivi di ordine pubblico”.

Di fronte al regime algerino che “Spazzare via tutte le nostre mani tese e continuare a mettere alla prova il nostro Paese”, “è arrivato il momento della fermezza”scrive il boss di Renaissance che vuole ricordarcelo “La Francia è una grande potenza”Quello“non intimidiamo” e quello“non provochiamo senza conseguenze”.

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