Il Marocco celebra l’81° anniversario della presentazione del manifesto dell’Indipendenza

Il Marocco celebra l’81° anniversario della presentazione del manifesto dell’Indipendenza
Il Marocco celebra l’81° anniversario della presentazione del manifesto dell’Indipendenza
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Il popolo marocchino e la famiglia del movimento nazionale, della resistenza e dell’Esercito di Liberazione celebrano, sabato, l’81° anniversario della presentazione del manifesto dell’Indipendenza, un evento storico e una tappa essenziale nell’epopea della lotta per la libertà, l’indipendenza, sovranità nazionale e il completamento dell’integrità territoriale del Regno.

In un comunicato stampa pubblicato in questa occasione, l’Alto Commissariato per gli ex combattenti della Resistenza ed ex membri dell’Esercito di Liberazione (HCAR), la famiglia del movimento nazionale, della resistenza e dell’Esercito di Liberazione ricorda con orgoglio questa epopea nazionale ricca di insegnamenti, che si rivolge alle giovani generazioni attraverso i significati profondi che incarna, simboleggia gli alti valori del risveglio nazionale e la forte simbiosi tra il Trono e il popolo per difendere le costanti della Nazione e guardare al futuro con fiducia e serenità.

Questo anniversario, profondamente radicato nella memoria di tutti i marocchini, per i significati profondi che incarna, simboleggia gli alti valori del risveglio nazionale e la forte simbiosi tra il Trono e il popolo per difendere le costanti della nazione e prevedere il futuro con fiducia e serenità, aggiunge la stessa fonte.

Offre l’occasione di rendere omaggio al valore degli uomini della resistenza nazionale e dei membri dell’Esercito di Liberazione che si sono degnati, senza indugio, di opporsi alle ambigue mire del colonizzatore e che hanno dato se stessi per liberare il paese dalla il giogo del colonialismo e preservare la libertà e la dignità nazionale.

Nel corso della storia, il Regno ha sempre combattuto accanitamente contro i piani del colonizzatore che voleva prendere il controllo, all’inizio del secolo precedente, del territorio nazionale, dividendolo in zone distribuite tra il protettorato francese, al centro del Marocco , e il protettorato spagnolo nel nord e nel sud del Regno, mentre Tangeri è stata trasformata in zona internazionale, ricorda l’HCAR.

Questa frammentazione del territorio rese difficile la missione del movimento nazionale, dando origine ad una lunga e feroce lotta del Trono e del popolo, segnando questo periodo di sacrifici e di eventi decisivi, tra cui la rivolta contro il dahir segregazionista noto come “il dahir berbero” del 1930, la presentazione al governo francese di un piano di riforme (1934 e 1936), poi la presentazione del manifesto dell’Indipendenza l’11 gennaio 1944.

Durante queste diverse fasi, il defunto Sua Maestà il Re Mohammed V, padre della nazione ed eroe della liberazione, non ha mai smesso di mantenere viva la fiamma della resistenza marocchina e di orientarne gli obiettivi, e lo ha fatto sin dalla sua ascesa al Trono gloriosi antenati il ​​18 novembre 1927.

Il defunto Sovrano ha infatti incarnato i valori della resistenza e del patriottismo nelle sue nobili azioni e nei suoi storici discorsi di mobilitazione che incoraggiavano il popolo marocchino a rafforzare i propri legami con le costanti della nazione e a preservare la propria identità.

In questo contesto di fervore nazionale, la Conferenza Anfa del gennaio 1943 fu l’occasione per il defunto Sovrano di inserire all’ordine del giorno l’Indipendenza del Marocco, sottolineando l’effettiva partecipazione dei soldati marocchini a fianco degli alleati nella lotta contro il nazismo.

L’ambizione formulata dal sultano Mohammed V durante questa conferenza ottenne quindi il sostegno degli Stati Uniti d’America, espresso dal presidente Franklin Roosevelt che la ritenne giusta e legittima.

Questo evento fu l’innesco di una nuova dinamica nel processo politico che portò alla liberazione del Regno nella misura in cui instillò più coraggio e determinazione negli attori del movimento nazionale per rivendicare più diritti fino alla richiesta di indipendenza.

Questa ondata di mobilitazione e fervore ha portato all’emergere di un risveglio nazionale ispirato e guidato dalla leadership del defunto Sua Maestà Mohammed V che ha dato origine al manifesto dell’Indipendenza, arricchito e nutrito dalla lungimiranza del defunto Sovrano e in cui tutte le sensibilità e sono rappresentate le forze vitali della nazione.

Il Manifesto dell’Indipendenza comprendeva una serie di rivendicazioni politiche, comprese quelle relative alla politica generale e che prevedono, tra l’altro, l’indipendenza del Marocco sotto il regno del legittimo sovrano del Regno Sidi Mohammed Ben Youssef e l’adesione del Marocco al Carta Atlantica.

La seconda parte delle rivendicazioni riguarda la politica interna, incarnata dalla determinazione del Sultano a condurre un’ampia dinamica di riforme, basata su un sistema politico della Shura simile a quello dei paesi arabi e islamici, capace di preservare i diritti e i doveri di tutti i paesi frange della società marocchina.

Questo manifesto storico è stato una vera rivoluzione nazionale che riflette il patriottismo di tutti i marocchini e il loro spirito di sacrificio e di mobilitazione. Questa è la prova concreta del risveglio di un popolo capace di prendere in mano il proprio destino e di continuare la sua marcia di liberazione e di progresso in perfetta simbiosi con il Glorioso Trono alawita, sottolinea il comunicato stampa.

A tal fine, l’HCAR ricorda il contenuto del Discorso rivolto da Sua Maestà il Re Mohammed VI al Parlamento in occasione dell’apertura della I sessione del IV anno legislativo dell’XI legislatura, in cui il Sovrano ha invitato a “passare dalla dalla fase di gestione alla fase di cambiamento”, ribadendo il suo incrollabile sostegno all’integrità territoriale del Regno e alla marocchinità delle province meridionali e la sua costante mobilitazione dietro Sua Maestà Re Mohammed VI per la difesa dell’integrità territoriale del Regno.

L’Alto Commissariato si compiace inoltre delle successive vittorie diplomatiche ottenute grazie alla guida saggia e lungimirante di Sua Maestà il Re, che hanno portato al riconoscimento da parte degli Stati Uniti, della Spagna, della Francia, della Finlandia e della Repubblica Dominicana, nonché di numerosi altri paesi della sovranità del Regno sulle sue province meridionali, e il rafforzamento della dinamica diplomatica tradotto con l’apertura di numerosi consolati nel Sahara marocchino che contano, ad oggi, 29 consolati, distribuiti tra Laâyoune (12) e Dakhla (17).

A questo proposito, l’HCAR annuncia l’organizzazione, sabato, di un incontro nello spazio nazionale per la conservazione della memoria della resistenza durante il quale si parlerà di questo indelebile evento nazionale, ricco di insegnamenti il ​​cui contenuto e nobili messaggi devono essere ricordato e riscoperto dalle generazioni più giovani.

Verrà inoltre reso omaggio ai veterani e ai membri dell’esercito di liberazione in riconoscimento dei loro sacrifici e del loro coraggio al servizio della Patria.

Inoltre, le delegazioni regionali e provinciali nonché le sedi locali dell’HCAR hanno sviluppato, di concerto con la rete di spazi dedicati alla memoria storica della resistenza e della liberazione che comprende 104 unità sul territorio nazionale, programmi di formazione, cultura e attività di comunicazione nel periodo dal 3 al 31 gennaio, in coordinamento e collaborazione con settori della pubblica amministrazione, istituzioni pubbliche, organi eletti, associazioni e organizzazioni della società civile.

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