se Algeri “continua l’escalation”, Parigi dovrà “ritorsioni”, avverte il ministro degli Esteri francese

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Tra “le leve che potremmo attivare” figurano “i visti (…), l’aiuto allo sviluppo” o anche “un certo numero di altri temi di cooperazione”, ha spiegato Jean-Noël Barrot.

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Pubblicato il 01/11/2025 09:18

Tempo di lettura: 1 minuto

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Il Ministro degli Affari Esteri a Parigi, l’8 gennaio 2025 a Parigi. (TELMO PINTO/NURPHOTO/AFP)

C’è tensione tra Parigi e Algeri. La Francia non lo avrà “Non c’è altra scelta che reagire” E “gli algerini continuano in questa posizione di escalation”, ha dichiarato venerdì 10 gennaio il ministro degli Affari esteri francese. Questa dichiarazione arriva dopo che un influencer algerino deportato in Algeria giovedì è stato rimpatriato in Francia.

Tra “le leve che potremmo attivare” apparire “visti (…), aiuti allo sviluppo” o anche “una serie di altri temi di cooperazione”ha spiegato Jean-Noël Barrot sul canale LCI “stupito” di cui dispongono le autorità algerine “si sono rifiutati di riprendersi uno dei loro cittadini”il cui file è ora “giudizializzato” In Francia.

Tre algerini e un franco-algerino sono stati recentemente arrestati per aver pubblicato online contenuti incitanti all’odio contro la Francia, in particolare incitanti a “bruciare vivo, uccidere e stuprare”invitando ad atti violenti, spesso contro gli oppositori del regime algerino.

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