Il Canada sta attraversando una crisi esistenziale, la peggiore degli ultimi 30 anni

Il Canada sta attraversando una crisi esistenziale, la peggiore degli ultimi 30 anni
Il Canada sta attraversando una crisi esistenziale, la peggiore degli ultimi 30 anni
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Quella appena vissuta dal Canada è una settimana con gravi conseguenze. Di quelli che lasciano segni. Dimissioni di un primo ministro in carica, crisi del partito al potere, il tutto mentre il nostro vicino minaccia di mandare il Canada in recessione o addirittura di annetterlo.

Justin Trudeau è rimasto al potere così a lungo che la sua partenza forzata è avvenuta in un contesto di crisi. Nulla di irreparabile ha ancora colpito il Canada, ma il tasso di incertezza economica e politica è semplicemente stratosferico.

Disprezzo per Trump

Questa crisi è esistenziale per il Canada. Perché con questa ossessione per il 51e Uno stato americano, l’esistenza stessa del Canada come lo conosciamo viene messa in discussione da Donald Trump. Eliminerebbe il Canada dall’elenco dei paesi.

Che sia serio o meno nelle sue intenzioni, colui che tra pochi giorni guiderà il Paese più potente esprime il suo disprezzo per il Canada. Ai suoi occhi, il Canada non apporta alcun contributo al mondo, non ha motivo di esistere come paese distinto. Per quanto ne so, è la prima volta dal 1867 che un leader importante mette in discussione l’esistenza del Canada in questo modo.

La cosa peggiore è che il Canada viene derubato in modo regale in un momento in cui si trova in una posizione di estrema debolezza. Nel mezzo di un collasso politico, con un primo ministro in via di dimissione, la voce del Canada in risposta alle delusioni di Trump non risuona forte.

Per un pelo

L’ultima crisi esistenziale in Canada risale al 1995. Il 30 ottobre, giorno del referendum in Quebec, mancavano 50.000 voti allo scoppio del Canada. Metà dell’uno per cento. Nei giorni precedenti, con i sondaggi che indicavano un sì alla sovranità intorno al 50%, il panico era scoppiato nell’entourage del primo ministro Chrétien e in tutta l’élite politica ed economica canadese.

Quel giorno, una crisi interna scosse il Canada. Una delle componenti del Paese ne aveva fatto crollare le fondamenta, arrivando sul punto di compiere la scelta fondamentale di uscirne.

Questa volta è un evento esterno a destabilizzare il Canada. Un vicino che conosciamo e non conosciamo allo stesso tempo. Un presidente che abbiamo visto tornare al potere cercando di non immaginare le conseguenze per noi. Quindi il Canada sta subendo un duro colpo.

Collego le due crisi esistenziali, riportandoci alla creazione della federazione canadese nel 1867. Si trattava di un patto tra due nazioni, i due “popoli fondatori”. Gettando via questa nozione per mezzo secolo, il Canada inglese è diventato una replica culturale degli Stati Uniti, ma con un sistema sanitario gratuito ma mediocre.

Alla CNN, Justin Trudeau ha spiegato che i canadesi si definiscono dicendo: “Non siamo americani”. Che identità forte!

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