Con i tassi in forte aumento, la gestione del debito pubblico sta diventando una questione cruciale per la Francia, in un contesto economico globale teso.
Il rendimento dei titoli sovrani francesi a dieci anni ha raggiunto il 3,40%, un livello senza precedenti dal 2011. Questo aumento riflette le tensioni internazionali sui mercati obbligazionari, amplificate dalle incertezze economiche e politiche specifiche della Francia.
Una tendenza globale che colpisce anche la Francia
Per diversi mesi, i tassi debitori hanno registrato un aumento generale nei mercati finanziari globali. Negli Stati Uniti, i rendimenti a dieci anni hanno superato il 4% e le obbligazioni britanniche stanno seguendo una traiettoria simile. Questo fenomeno è in gran parte spiegato dal ritiro delle banche centrali, che hanno smesso di acquistare in massa titoli sovrani, riducendo così il loro sostegno ai mercati obbligazionari.
Questo disimpegno avviene mentre gli Stati pianificano volumi record di emissione di debito per finanziare le proprie esigenze di bilancio. Secondo Le Figaro, la Francia, ad esempio, punta a raccogliere 300 miliardi di euro nel 2025. Un obiettivo ora più costoso a causa dell’aumento dei rendimenti obbligazionari.
L’instabilità politica al centro delle preoccupazioni
La situazione in Francia è caratterizzata da incertezze politiche che gravano pesantemente sui mercati. La possibilità di un ritorno alla riforma delle pensioni, menzionata da François Bayrou, ha ravvivato i timori degli investitori. Questa riforma, che fissa l’età pensionabile a 64 anni, è vista come un indicatore di credibilità di bilancio. Mettere in discussione questa misura potrebbe segnalare l’incapacità di stabilizzare le finanze pubbliche, che sono già fragili.
Questa instabilità si riflette nell’ampliamento dello spread tra le obbligazioni francesi e tedesche, un indicatore chiave del rischio per gli investitori. Giovedì scorso questo divario ha raggiunto gli 86 punti base, un livello in costante aumento dall’inizio dell’anno.
Ripercussioni dirette sulle finanze pubbliche
L’aumento dei tassi debitori aumenta meccanicamente il costo del debito francese. Nel 2025, una parte significativa del bilancio sarà destinata al rimborso degli interessi, limitando così il margine di manovra per altre spese pubbliche.
Questo aumento complica anche il finanziamento di nuovi progetti infrastrutturali o della spesa sociale, in un momento in cui le aspettative pubbliche sono elevate.
Allo stesso tempo, il deficit del sistema pensionistico, stimato secondo France Info in oltre 10 miliardi di euro, peggiora la situazione. Questo deficit potrebbe ulteriormente aumentare a causa della situazione economica sfavorevole e dell’aumento della disoccupazione, che grava sulle entrate contributive.