REPORTAGE – Recandosi venerdì a Nantes, il ministro degli Interni ha accusato Algeri di voler “umiliare” Parigi. Invita la Francia a “esaminare tutti i mezzi di ritorsione a nostra disposizione” per rispondere.
Appena andato, già tornato. Giovedì sera, l’influencer algerino Doualemn, espulso dalla Francia per appelli alla violenza sui social network, è stato rifiutato dalle autorità locali del suo Paese d’origine, in quanto si trovava lì « inammissibile ». Ce, « senza fornire alcun documento legale che lo dimostriera indignato Bruno Retailleau. Questo è inaccettabile ». Un ostacolo evidente, mentre i rapporti tra Algeri e Parigi vivono forti turbolenze, dopo il riconoscimento dell’Eliseo della sovranità marocchina sul Sahara Occidentale, e l’arresto dello scrittore binazionale Boualem Sansal, detenuto arbitrariamente per 55 giorni.
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« Può un grande Paese avere l’onore di incarcerare un uomo malato e anziano per le ragioni sbagliate? ? E (rifiutare) questo influencer, di nazionalità algerina, che diffondeva odio ? Non voglio lasciare andare nulla »insiste il numero quattro del governo.
“L’Algeria cerca di umiliare la Francia”
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