Nador.. Il Tribunale per i Crimini Finanziari rinvia un importante caso di corruzione nel settore educativo

Nador.. Il Tribunale per i Crimini Finanziari rinvia un importante caso di corruzione nel settore educativo
Nador.. Il Tribunale per i Crimini Finanziari rinvia un importante caso di corruzione nel settore educativo
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Questo articolo è stato tradotto automaticamente da HIBAPRESS, la versione araba:

Heba Press – Muhammad Zariyouh

La Corte d’Appello per i Crimini Finanziari di Fez ha rinviato al 21 gennaio l’udienza sul caso di corruzione legato alla Direzione del Ministero dell’Educazione Nazionale della regione orientale, in risposta ad una richiesta della difesa dell’Accademia della regione, che richiesto ulteriore tempo. periodo per studiare il fascicolo.

Il caso, emerso a seguito di attente indagini svolte dalla Divisione Regionale della Polizia Giudiziaria, comprende accuse di appropriazione indebita e sperpero di fondi pubblici, falso e influenza indebita, che lo rendono uno dei casi di corruzione più importanti scoperti di recente. .

Durante la prima udienza, tenutasi il 7 gennaio, la corte ha esaminato i fascicoli dei sette imputati detenuti nel carcere di Bourkaiz a Fez.

Tra le persone coinvolte figurano il capo del Dipartimento edifici, attrezzature e patrimonio immobiliare della Direzione dell’Istruzione Nazionale e tecnici che lavorano nello stesso dipartimento, oltre a tre imprenditori e un contabile.

La Procura della Repubblica li ha accusati di pesanti accuse, tra cui falsificazione di documenti ufficiali e amministrativi e appropriazione indebita di fondi pubblici, oltre alle accuse di sfruttamento dell’influenza e di annullamento di transazioni con mezzi illegali.

L’imputato principale in questo caso è un noto imprenditore dell’Est, sospettato di essere coinvolto nella conclusione di appalti pubblici sospetti in collaborazione con il capo del dipartimento delle costruzioni.

Accuse simili sono state mosse anche ai tecnici gestionali e ad un vice imprenditore che gestiva la contabilità.

Nel caso è coinvolto anche un imprenditore di Al Hoceima, successivamente arrestato con l’accusa di essere coinvolto in una frode finanziaria.

Lo smantellamento delle fila del caso è arrivato dopo le indagini supervisionate dalla Divisione regionale della Polizia Giudiziaria, che aveva arrestato gli imputati lo scorso dicembre.

Le indagini hanno rivelato una diffusa manipolazione dei documenti di richiesta e dei registri degli appalti pubblici, che venivano illegalmente trasmessi in cambio di tangenti e vantaggi personali ai funzionari coinvolti.

Si precisa che gli accertamenti hanno comportato il sequestro di materiali e dispositivi utilizzati nelle operazioni di contraffazione, oltre a documenti la cui autenticità è attualmente in corso di verifica.

La sessione del 21 gennaio dovrebbe vedere sviluppi decisivi nell’avanzamento di questo dossier, che riflette le sfide della lotta alla corruzione in settori vitali in Marocco.

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